Il parco letterario e i calanchi di Aliano

Ho visitato Aliano in un momento insolito, dal 21 al 24 agosto 2014, mentre il Festival della paesologia lo rendeva la capitale del Sud che insiste e resiste.

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Un ponte teso sopra i calanchi è l’unico antidoto all’isolamento, ma di sera, quando il bianco dell’argilla si fa buio di pece, dal belvedere sembra di trovarsi su una nave: lontane e fioche, luci lontane ricordano la terraferma vista dal mare. L’immagine non è mia: è il grande poeta Franco Arminio che ha colto la poesia del posto e l’ha svelata a chi lo ha seguito fin qui.

Le strade pullulanti di vita, i bar e i ristoranti vocianti di gente, le musiche, le poesie non appartengono forse al quotidiano di questo paese, che ha saputo, però, ritagliarsi un’identità e progredire senza snaturarsi.

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I semi dell’eccellenza di Aliano furono piantati da Carlo Levi nei due anni del suo confino, splendidamente narrati in “Cristo si è fermato ad Eboli” e altrettanto mirabilmente eternati nel parco letterario in suo onore, che si snoda in tutto il paese.

Diverse targhe riproducono il testo con cui Levi ha parlato di questo o quel luogo alianese: il pisciatoio e la locanda degli occhi, la caserma dei carabinieri e la propria stessa casa, a precipizio sul dirupo.

A casa di Carlo Levi, ad Aliano
A casa di Carlo Levi, ad Aliano

 

Per chi ha letto il libro è un’occasione per ricordare, puntualizzare, concretizzare le suggestioni della lettura; per chi non lo ha letto è uno stimolo potentissimo a conoscere lo straordinario intellettuale che, investendo le proprie energie nell’alfabetizzazione e la cura dei paesani, permise al paese di conoscere il bello e perseguirlo.

Il risultato è ben vivo e palpabile ottanta anni dopo: c’è l’auditorium, c’è uno strepitoso anfiteatro che si affaccia sul paesaggio lunare dei calanchi, c’è la casa di Levi, vuota come la lasciò lo scrittore, ma piena di vita. C’è insomma l’orgoglio di far bene. Confrontato con i dintorni variamente orribili (due caseggiati tolti di peso alla più squallida periferia metropolitana, ad esempio, costituiscono il 100% delle case di Alianello di Sotto, dove abbiamo soggiornato), Aliano è l’eccezione che dovrebbe farsi regola.

Sulla tomba di Carlo Levi ad Aliano
Sulla tomba di Carlo Levi ad Aliano

Pubblicato da Benedetta Colella

Sono Benedetta, quarantenne aquilana innamorata del mondo. Per contatti e collaborazioni, potete scrivermi a benedettacolella(at)gmail.com