I missili di Capo Coe

I missili di Capo Coe

Mi sono buscata un raffreddore con i fiocchi, ma ne è valsa la pena. Tra le molte sorprese che l’Italia riserva, questa non ha certo un posto di secondo piano: nel mezzo della natura più incontaminata, su un montagna verde e rigogliosa, improvvisamente ci si ritrova a strabuzzare gli occhi… Continua a leggere
I clienti di Avrenos (G. Simenon)

I clienti di Avrenos (G. Simenon)

La Turchia ti impregna l’animo. Simenon c’è stato nell’estate del 1933 ad intervistare Lev Trotskji e non si è liberato da quel senso soffocante di dissoluzione e dissolutezza che, per esorcizzare, ha dovuto trasferire su carta. La storia che fa da sfondo a “I clienti di Avrenos” è solo un… Continua a leggere
L’uomo che metteva in ordine il mondo

L’uomo che metteva in ordine il mondo

La mia amica Simona mi ha dato un suggerimento letterario difficile da ignorare, non solo perché i nostri gusti spesso coincidono, ma anche, perché, da donna volitiva qual è, non si è limitata a consigliarmi “L’uomo che metteva in ordine il mondo” di Fredrick Backman, ma me lo ha proprio… Continua a leggere
Incontro con Rocco Papaleo

Incontro con Rocco Papaleo

Fin dai tempi di Classe di ferro, ho nutrito simpatia per Rocco Papaleo, ambasciatore dei valori del Sud e testimonianza vivente che non è necessaria una bellezza canonica per fare cinema da protagonisti. D’altra parte, non ho mai perso davvero la testa per qualche vip, nemmeno durante l’adolescenza: ho sempre… Continua a leggere
Il film “La buca”

Il film “La buca”

Decisi a vedere “La buca” oggi stesso, 25 settembre 2014, giorno della prima nazionale. Decisi nonostante tutto marci contro: il biglietto del cinema a 7,50, praticamente il doppio di quanto costi il martedì, il temporale violento che ha paralizzato il traffico, gli impegni del pomeriggio che ci hanno fatto giungere… Continua a leggere
Craco, il paese abbandonato

Craco, il paese abbandonato

Craco dal nome chioccio, Craco delle capre, Craco disabitata, Craco stuprata, Craco ripudiata. Craco, simbolo dell’abbandono, allegoria del Sud. Era un luogo che da tempo stuzzicava le mie fantasie. L’ho raggiunta da Aliano in base ad un equivoco: trenta chilometri di distanza sono sembrati a me e ai miei amici… Continua a leggere
Il mago Casanova e i suoi trucchi

Il mago Casanova e i suoi trucchi

Volava un tavolo quando siamo arrivati a Madonna in Panthanis, frazione di Montereale (AQ). E questo significava irrevocabilmente tre cose: che lo spettacolo stava per finire, che siamo i soliti ritardatari senza speranza e che per qualche minuto saremmo tornati bambini. Si stava esibendo, infatti, il 14 agosto 2014, il… Continua a leggere
Barletta

Barletta

Ho una mia teoria: la felicità interna lorda di una zona è inversamente proporzionale al numero di banche presenti sul territorio. Ne ho avuto folgorazione trascorrendo a Barletta il weekend da 21 al 22 giugno 2014. Arrivavo al centro storico con tutti i peggiori pregiudizi del caso: mi aspettavo sporcizia,… Continua a leggere
Incontro con Roberto Baldazzini

Incontro con Roberto Baldazzini

23 settembre 2014: anniversario dell’eccidio dei nove martiri aquilani, giovani stroncati dalla furia nazista all’alba del loro percorso di contestazione. La platea che affollava l’angolo conferenze della libreria Mondadori di L’Aquila si aspettava da Roberto Baldazzini essenzialmente una lezione di storia. L’ha avuta di umiltà. Schivo lo sguardo, flebile la… Continua a leggere
Ballata di un amore incompiuto

Ballata di un amore incompiuto

Doveva giungerci da Parigi l’opera di un haitiano perché il terremoto di L’Aquila avesse un’eco anche letteraria. Dalembert è la persona giusta per raccontare questa storia dura e commovente insieme: anche lui è un immigrato, anche lui ha vissuto il dramma di un terremoto, anche lui, da professore universitario, si… Continua a leggere
Barete, terra d’esilio

Barete, terra d’esilio

Comincio da qui, da questo paese che ha il lutto nel nome. Comincio da qui, dove chiamo “casa” una casa non mia. Comincio da qui, dove vivo provvisoriamente da quasi un lustro. Io questo paese non lo conosco. Non percorro le strade, non saluto gli abitanti. Guardo nostalgica dalla finestra… Continua a leggere
Cento giorni di felicità

Cento giorni di felicità

Di un libro si scrive a caldo, con l’animo ancora inquieto per il sobbollire delle emozioni, o a freddo, quando, macerate e zittite dal tempo, queste ultime si inchinano alla brutale possenza del cervello? Oggi scrivo a caldo, forse perché voglio trattenere ancora con me Lucio e la sua splendida… Continua a leggere