Per anni ho pensato di esserne refrattaria: a me piace il confort, amo la tranquillità.
Mi sono lasciata invogliare dagli opposti vantaggi di una struttura freestyle, magnificatimi a pochi giorni di distanza da due amiche degnissime di fiducia: l’atmosfera allegra, lo sciabordio del mare nell’orecchio, la sensazione incredibile di aprir la porta di casa e trovarsi nel vialetto a pochi metri dalla spiaggia.
Qui, al Camping Village Girasole, i due sottoinsiemi si fondano in unità.
Non è stata fortuna: ho scelto con attenzione quello che mi è sembrato il top di gamma, cumulando una serie di extra-benefit che, nelle poche ore di permanenza, non ho nemmeno goduto a pieno.
Mi sono sentita, insomma, come un lupo in un ovile: per paura di restar scontenta ho voluto che fosse soddisfatta una quantità di requisiti che avrebbero reso varia e stimolante una settimana intera e non i due soli giorni di permanenza qui.
Il parco acquatico, per esempio, è un tripudio di piscine e piscinette, idromassaggi, acquascivoli, ombrelloni, lettini. Ci avrei passato volentieri la giornata intera, se non fossi stata attratta con la stessa malia dalla spiaggia, a ciottoli, come sempre a Marina Palmense. La relativa scomodità è compensata dalla qualità del mare, che appare sorprendentemente pulito. Non sembra nemmeno di essere nell’Adriatico!
Per chi, come me, preferisce la sabbia fine, il Camping Village Girasole ha organizzato una spiaggia rialzata su una piattaforma di cemento che si estende fino a un passo dal mare, permettendo di godere del refrigerio di acque pulite senza che i piedi ne traggano detrimento.
Pregiudizi atavici mi spingevano ad aver dubbi sulla pulizia e sulla comodità dei bungalow; fugati, tutti fugati anch’essi. La casetta che ci è stata assegnata, la B26 in via Svezia (il villaggio è articolato in una serie di viottoli paralleli, perimetrati da piccole siepi e intitolati ciascuno ad uno Stato europeo), è infatti un gioiellino, dotato di patio ampio e confortevole, cucina ben attrezzata (nel frigo abbiamo anche trovato due bottigliette di acqua fresca come gradito omaggio), camere piccole ma funzionali (piccolo appunto: il letto è troppo comodo! Ci siamo svegliati tardissimo!) e un bagno decisamente comodo.
Con una macchina elettrica, siamo stati accompagnati, con le valigie, al bungalow: cortesia, questa, gradita, ma sostanzialmente inutile perché il parcheggio, numerato, coperto e compreso nel prezzo, fiancheggia l’intera struttura.
Avevo fissato anche un appuntamento con l’estetista, che mi dicono sia molto brava.
Tra piscine, spiaggia, animazione e manicure, però, a che cosa avreste rinunciato?
Guardando le foto, capirete senza ombra di dubbio che cosa ho sacrificato io!
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