Campodimele (LT)

WP_20150516_020 Dall’acropoli di Campodimele le foreste dei monti Aurunci paiono accavallarsi come onde di un verde mare in tempesta.

In quest’oasi di roccia fra i boschi, fra l’aria buona e il cielo terso di un luogo che non conosce inquinamento, aspiriamo a pieni polmoni salute e vigore.

Campodimele è la patria della longevità: per il centro storico incontriamo a gruppi donne e uomini anziani solo all’anagrafe che trascorrono gli ultimi atti della loro vita in piena autonomia.

Le sedie posizionate fuori da ogni porta e le panchine annidate in ogni anfratto non lasciano dubbi: qui si vive ancora all’aria aperta, qui le chat si fanno in piazza e funge da Internet la memoria dei vicini.

Questo non è un paese per “vecchi”, come li intendiamo oggi, emarginati, ospedalizzati, trascurati.

Qui la popolazione, anche passata l’ottantina, ha un solo scopo: curare l’isola felice in cui ha avuto la fortuna di nascere.WP_20150516_023

Ovunque fioriscono rose, ovunque tripudiano fiori nei vasi; passeggiamo fra i vicoli come in un giardino.

Il paese è piccolo, ma curatissimo: le case, nei tenui colori pastello, lasciano a vista, in basso, i sassi che ne costituirono lo scheletro; le piazzette, separate fra loro da brevi vicoli, sono perimetrate da abitazioni gradevoli e ingentilite da archi e sottopassi che rendono armoniosa e comoda la viabilità, la pavimentazione, a sanpietrini, è modulata secondo esigenze di confort ed estetica; le rampe per carrozzini e carrozzine sono state ottenute rimodulando la pavimentazione.

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A mo’ di monumento, giacciono fra le aiuole le antiche macine.WP_20150516_035

Invano cercheremmo mele, invano cercheremmo campi: l’antico “Campo de melle” deve il suo nome al miele e la sua fortuna alla posizione amena.

Gli stessi Borboni prediligevano soggiornare in zona per la vicinanza ai santuari, ai monti e al mare.

WP_20150516_026Una lapide a vista ci fa intuire quanto la nostalgia per quel passato qui, in terra di briganti, sia ancora forte: una conferma, per noi che veniamo dal museo del brigantaggio di Itri.

Una sorpresa, e grande, è stata invece l’architettura di questo borgo, insignito delle principali onorificenze turistiche e ancora così sconosciuto.

Campodimele, Uno dei borghi più belli d’Italia, Gioiello d’Italia, Bandiera Arancione, Paese della Longevità, merita ad uno ad uno tutti i titoli di cui si fregia.

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Pubblicato da Benedetta Colella

Sono Benedetta, quarantenne aquilana innamorata del mondo. Per contatti e collaborazioni, potete scrivermi a benedettacolella(at)gmail.com