La casa natale di Carducci a Valcastagneto (LU)

WP_20150719_003Anche un’ultrà come me deve arrendersi all’evidenza: alla casa natale di Carducci in Valcastagneto c’è ben poco da vedere.

Giosué Carducci nacque qui quasi per caso, nel peregrinare del padre medico da una condotta all’altra. Tre anni dopo, sgambettava già altrove e, pur frequentando molto la Versilia, tornò al paese natio non più di quattro volte in un’intera esistenza.

La casa natale, allora la più bella del paese, è un troncone di abitazione, fatto di stanze strette e scale anguste, a pochi passi dalla piazza.WP_20150719_019

La vicinanza al ruscello tedia per la presenza di zanzare (che hanno allegramente banchettato con il mio sangue nel quarto d’ora di visita) più di quanto rincuori per l’amenità del luogo, schiacciato da montagne verticali e stretto tra strada e acqua.

Anche il mobilio non è originale, fatte salve alcune reliquie: la meravigliosa scrivania in radica di noce, piena di cassettini segreti, su cui il padre vergò migliaia di prescrizioni mediche, la federa del cuscino in camera, ricamata dalla madre del Carducci per la nuora, il lavandino con scarico sul fiume, per i tempi assai moderno.

Ci accompagna nella breve visita guidata un’anziana e gentilissima signora, originaria di Brema ma da cinquanta anni radicata sul territorio. Parla con passione del suo Giòsue, con accento ritratto; non mi incuriosisco, convinta che si tratti di un errore di pronuncia, fino a quando non mi viene spiegato che Carducci rinnegò il suo nome, così cacofonico con quell’accento finale, in favore dell’altro.

Ne ho la controprova leggendo i documenti preziosi sulla vita e, soprattutto, sulla morte di Carducci affissi, in copia, sulle pareti.

WP_20150719_021Mi turbano un po’ i riferimenti espliciti alla massoneria, a cui il padre del poeta era affiliato, nel piccolo giardino esterno all’abitazione. Più del cimelio in sé, affascina il parco letterario organizzato attorno alla casa natale di Carducci a Valcastagneto.

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Pubblicato da Benedetta Colella

Sono Benedetta, quarantenne aquilana innamorata del mondo. Per contatti e collaborazioni, potete scrivermi a benedettacolella(at)gmail.com