Diario del Pollino di Gianni Biondillo (26/2017)
Avevo letto Diario del Pollino nel 2012, cercando e trovando nelle sue pagine l’arguzia e la profonda intelligenza che sempre riscontro nei libri di Gianni Biondillo. L’ho ripreso in mano pochi giorni fa, alla ricerca di spunti e consigli in vista di una gita in Basilicata. Diario del Pollino è…
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Un artista del mondo effimero di kazuo ishiguro (36/1001)
Un artista del mondo effimero di Kazuo Ishiguro è un affresco sulla società giapponese del secondo dopoguerra, piacevole, ma a mio avviso non paradigmatico come suggerirebbe l’inserimento dell’opera nella lista dei 1001 libri da leggere prima di morire. Il romanzo indaga sulle interferenze fra talento e conformismo, tra merito e…
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Pane e polvere di Gianluca Salustri (25/2017)
Pane e polvere sarebbe potuto essere un romanzo potente. Gianluca Salustri ha il dono di una prosa calibrata e sa dare ritmo all’azione, trasmettendo emozioni varie e durature, come ben sanno i numerosi lettori del suo blog Qualche riga d’Abruzzo. E che trama avrebbe saputo tessere partendo dalle storie vere…
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La vedova di Fiona Barton (24/2017)
Ultimare La vedova di Fiona Barton e precipitarsi a scriverne la recensione per un blog è un po’ come assistere a un documentario sui mali del fumo e poi accendersi una sigaretta per rilassarsi. Tutti i crimini del romanzo nascono infatti su Internet, dove ingenuità e perversione si alimentano a…
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Kitchen di Banana Yoshimoto (35/1001)
Bah! Banana Yoshimoto non è nelle mie corde. Iniziai a leggere Kitchen diversi anni fa e abbandonai quel fumettone in prosa dopo poche pagine. L’ho ripreso in omaggio alla lista dei 1001 libri da leggere almeno una volta nella vita e sono riuscita ad ultimarlo a stento. A me il…
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La ragazza sbagliata di Giampaolo Simi (23/2017)
La ragazza sbagliata di Giampaolo Simi non mi ha convinto. La trama mi è parsa slabbrata, troppo ossequiosa rispetto al complottismo su cui il protagonista ha comunque parole di fuoco, troppo tentacolare nella commistione fra mafia e guerra, terrorismo e arte. Il finale in parte aperto, per di più, squalifica…
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Dieci piccoli infami di Selvaggia Lucarelli (22/2017)
Dieci piccoli infami è un titolo geniale. Prima ancora di leggere il libro, ho stilato una mia lista personale: c’è un burocrate ottuso, un medico che andrebbe radiato dall’albo, un parente manipolatore, una commissione corrotta, una collega, un’ex amica o due. Di contro, potrei enumerare centinaia di persone meravigliose che…
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Rondini d’inverno di Maurizio de Giovanni (21/2017)
Quanto abbiamo atteso Rondini d’inverno! Alla solita trepidazione è subentrata un’ansia sottile quando le prime indiscrezioni sono cominciate a trapelare fra noi membri del Maurizio De Giovanni fan club. Il sottotitolo, poi, ci ha gettato nella costernazione: “Sipario per il commissario Ricciardi”. Sipario! Sipario, come il romanzo di Agatha Christie…
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Sette tipi di fame di Renate Dorrestein (20/2017)
Sette tipi di fame di Renate Dorrestein è un romanzo insolito per trama e ambientazione, pur mantenendo stile e impostazione tradizionalissimi. La vicenda si dipana in sette giorni, in cui le certezze di Nadine e Derek sulla vita, sul lavoro e sulla famiglia si sgretolano e lasciano il posto a…
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La donna mancina di Peter Handke (34/1001)
La donna mancina di Peter Handke è una Mrs. Dalloway spaventata. La sua vita è narrata per fotografie. Ogni flash, descritto fino al dettaglio e svincolato dal successivo, par cristallizzare “la donna mancina” in ognuna delle sue sfaccettature. La vediamo di volta in volta premurosa e rude, silenziosa e ciarliera,…
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Eppure cadiamo felici di Enrico Galiano (19/2017)
Sfogliando le prime pagine di “Eppure cadiamo felici” di Enrico Galiano mi aspettavo ad ogni rigo la kogarashi. E’ una parola giapponese che mi ha insegnato Gioia, la protagonista del libro, che colleziona termini intraducibili in altre lingue e che ama molto questo “primo soffio di vento che annuncia l’inverno”.…
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L’abito da sposo di Pierre Lemaitre (18/2017)
Solo l’ora tarda mi ha costretto a deporre L’abito da sposo di Pierre Lamaitre sul comodino per concedermi a Morfeo. E di notte ho sognato di leggere. Leggevo e la storia si dipanava appassionante, insolita, piacevole. Mi sono svegliata dicendomi che Lamaitre era un genio; pochi istanti dopo mi accorgevo,…
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Se prima eravamo in due di Fausto Brizzi (17/2017)
Se prima eravamo in due è il quarto libro di Fausto Brizzi. Siccome i precedenti mi avevano dilettato parecchio, non ho esitato neanche un istante ad acquistarlo e subito incominciarlo. Sottovalutavo un fattore: nessuno è più noioso di un genitore in estatica contemplazione del figlio lattante. Ho visto amici brillantissimi…
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Ragione e sentimento di Jane Austen (33/1001)
Lo temevo ed è successo: riprendere in mano Ragione e sentimento mi ha risucchiato di nuovo nella Jane Austen-mania. Ho passato i miei venti anni a leggere, rileggere, compulsare tutti i libri della Austen, stupita ogni volta di trovare in tanta semplicità di lessico e trama quelle mille piccole osservazioni…
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Non lasciare la mia mano di Michel Bussi (16/2017)
“Non lasciare la mia mano” sussurra il padre alla figlioletta. Sarà il suo salvatore o il suo aguzzino? “Non lasciare questo libro” pare intimare ad ogni pagina Michel Bussi, nei colpi di scena imprevisti, nel cambio di prospettiva frequente, nell’ambientazione esotica e suggestiva. Michel Bussi è un professore di geografia:…
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Le correzioni di Jonathan Franzen (32/1001)
Con una certa vergogna ripenso che, dopo poche pagine di lettura, ho definito frettolosamente “una pizza” Le correzioni di Jonathan Franzen. Le descrizioni precise fino al dettaglio, esasperate anche dalla voce impostata di Vinicio Marchioni, mi erano sembrate insostenibili. Sbagliavo: è proprio nel dettaglio che Franzen dissacra il sogno americano.…
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Essere Nanni Moretti di Giuseppe Culicchia (15/2017)
Oggi Michela Murgia ha stroncato Essere Nanni Moretti del “mio” Giuseppe Culicchia. Me lo aspettavo. Il protagonista del libro, Bruno Bruni, sogna infatti di scrivere il Grande Romanzo del Secolo e, nell’ideare e scartare trame e stili, dà bordate mortali a tutti gli scrittori italiani che, negli anni, sono stati…
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Neve, cane, piede di Claudio Morandini (14/2017)
Dagli tre parole, Neve, cane, piede, e Claudio Morandini imbastisce una storia essenziale e scarna come le montagne in cui è ambientata. Non sembra un romanzo italiano: non c’è retorica né compiacimento stilistico nello stile piano e aguzzo con cui Morandini tratteggia la vita di Adelmo Farandola, nome che, dopo…
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Uomini e topi di John Steinbeck (31/1001)
Uomini e topi di John Steinbeck è un gioiellino di assoluta perfezione che dovrebbe rifulgere in ogni biblioteca pubblica e privata. Le parole sono dosate con cura per offrire la massima resa col minimo sforzo linguistico e cesellano con precisione non solo i protagonisti, ma anche i comprimari dell’affascinante racconto.…
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L’ultima famiglia felice di Simone Giorgi (13/17)
L’ultima famiglia felice di Simone Giorgi è un romanzo millimetrico, che procede per scarti minimi fino alla conclusione. Nulla sembrerebbe cambiare nella vita del protagonista, Matteo Stella, personaggio realmente tragico perché schiavo di un’indole arrendevole ed altruista in un mondo di belve egoiste. Le più feroci si annidano a casa…
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