La Centrale Trivigliana a Chieti

20161111_221309Chi va alla Centrale Trivigliana di Chieti si fa testimonial di uno stile di vita sano, contro i cibi premasticati dei fast food, contro i ristoranti gourmet dai piatti elaborati e costosissimi, a favore degli alimenti a chilometro zero e della semplicità in cucina.
In nome di questi ideali, è pronto a parcheggiare chissà dove nella giungla dei parcheggi teatini e raggiungere a piedi questo angusto locale in ZTL per  godersi un panino che soddisfi gola, cuore e cervello, scontentando solo un po’ il portafogli.

Le patatine di Centrale Trivigliana
Le patatine di Centrale Trivigliana


Già, la Centrale Trivigliana vende solo panini e patatine di produzione propria e birra artigianale delle migliori qualità (nessuna traccia, ovviamente, della mia amata Coca Cola, qui demonizzata).
20161111_214134L’idea di una paninoteca slow food abruzzese che sfidasse con i prodotti del nostro territorio le grandi multinazionali ci invogliava ormai da tempo, ma, vuoi perché la Centrale Trivigliana non è aperta a pranzo, vuoi perché non si accettano prenotazioni, abbiamo a lungo differito la serata.
Da subito ci siamo accorti di alzare di molto l’età media: l’umiliazione è stata completa quando nel tavolo che noi, in quattro, avevamo rifiutato perché troppo stretto si sono assiepati senza scontento alcuno sette allegri ragazzotti.
La nostra cena da 14 euro a testa è stata a una sola portata. Un panino, appunto. Piuttosto buono, aggiungerei, anche se non all’altezza dell’epica del locale: pane ammassato e cotto nel locale, maionese fatta in casa, formaggi dei migliori produttori locali, carni di primissima qualità.
Il risultato è, ribadisco, un panino.
Più una mezza porzione di chips sottilissime, ottime se bollenti, molto meno quando rapidamente si raffreddano.
Io mi lascio sempre attrarre dall’opzione più calorica del menu, purtroppo.
Il mio panino al “triplo formaggio”, però, era veramente eccessivo: hamburger di maiale, provola aquilana, caciocavallo e pecorino di Scanno, maionese e, infine, una foglia di lattuga per dare un’idea di genuinità all’insieme. Un mappazzone, direbbe lo chef Barbieri.

Il panino al Triplo Formaggio di Centrale Trivigliana
Il panino al Triplo Formaggio di Centrale Trivigliana

Per Marco è arrivato un “Agnello e tartufo“, legato insieme da una salsa alla zucca che lo addolciva un po’ troppo.


“Doppio formaggio” (molto simile al mio) ed “Essenziale” (hamburger, majonese e lattuga) i panini dei cognati.
Il pezzo di strada sotto la pioggia fino alle macchine ha contribuito a raggelare definitivamente l’entusiasmo iniziale.

Cucina a vista alla Centrale Trivigliana
Cucina a vista alla Centrale Trivigliana

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Pubblicato da Benedetta Colella

Sono Benedetta, quarantenne aquilana innamorata del mondo. Per contatti e collaborazioni, potete scrivermi a benedettacolella(at)gmail.com