Incontro con Franco Arminio

Avrei potuto scrivere dell’incontro con Franco Arminio almeno dieci volte, in occasione di ciascuno dei nostri incontri.
Non sarò capace di scriverne mai,
Franco Arminio sfugge ad ogni definizione perché è semplicemente e meravigliosamente se stesso.
Non ostenta, è.
Ad onta del suo nome, Arminio è disarmato: non recita discorsi premasticati, non frappone filtri col suo pubblico.
I suoi versi sono semi che germogliano nella mente col tempo.

Il sindaco di Lettopalena presenta Franco Arminio


Spesso mi trovo a guardare il mondo con i suoi occhi.
Mi sento così un ricco possidente ogni volta che riesco a godere dell’immensità del creato, perché il vero ricco non ha certificati di proprietà nel cassetto, ma cuore e gambe per percorrere, ammirato, il mondo.
Identifico e compiango gli scoraggiatori militanti, vero cancro del nostro Sud.
Percepisco l‘autismo corale che ci isola proprio mentre pensiamo di essere connessi, ognuno col proprio selfie, ognuno con la propria disperata solitudine.
Franco Arminio, invece, crea comunità: al termine di ogni incontro gli individui che sono accorsi ad ascoltarlo si fondono in un coro che comunica gioia di vivere e insieme senso di appartenenza.
Quante volte ho cantato “Bella ciao” con gli astanti, in omaggio non ad un’idea politica, ma ad un ideale sociale, quello di un nuovo Umanesimo delle montagne di cui Arminio è il profeta.
Ognuno, per quanto timido, durante i reading del più grande poeta italiano vivente ha modo di parlare di sè grazie all’arte maieutica di Franco Arminio, che sa ascoltare e stimolare le potenzialità nascoste in ognuno.
Anche Bennyland è figlia sua.
Fu lui a regalarmi un taccuino al termine di un’indimenticabile scuola di paesologia a Monte Sant’Angelo, è sempre lui che ci esorta a metterci in gioco, a uscire dalle nostre paure e offrirci indifesi, e perciò, paradossalmente, invincibili, al mondo.
Per quaranta anni, cinismo e autoironia mi hanno impedito di eleggere qualcuno come maestro di pensiero; so identificare imposture e falsità fin nel tono della voce. In Franco Arminio trovo solo onestà, solo umiltà.
Gli ho detto: “Più che fan, ormai sono una stalker” e mi ha risposto: “Sono io tuo fan. Tu hai emozioni e passioni, io sono solo uno a cui vengono in mente belle parole”.
Bellissime sono infatti le parole di Franco Arminio, ma il suo agire lo è ancor di più.

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Pubblicato da Benedetta Colella

Sono Benedetta, quarantenne aquilana innamorata del mondo. Per contatti e collaborazioni, potete scrivermi a benedettacolella(at)gmail.com