Il borgo dei fumari a Prata d’Ansidonia (AQ)

Il borgo dei fumari sancisce la vittoria della vita sulla morte.

In un paese ferito dal terremoto, vive e prospera un ristorante curato e rinomato, che calamita buongustai da tutta la regione.

In un mondo imprigionato dalla tecnologia, resuscitano utensili che scandirono la vita quotidiana del passato.

Probabilmente per questo è così unanime il consenso.

IL LOCALE

Dal punto di vista architettonico, il borgo dei fumari non ha eguali: è una sorta di ristorante diffuso che ha colonizzato le stanze di diverse casette antiche. Per questo garantisce l’intimità di un pranzo in famiglia senza rinunciare alle comodità di un ristorante.

A rendere ancora più suggestivo il tutto, d’inverno ardono i “fumari”, i caminetti di cui quasi ogni sala è dotata. E, siccome ogni stanza ha il suo design particolare, si attizza anche il gusto di cambiare luogo pur nel ventre rassicurante del proprio ristorante preferito.

Non c’è amico buongustaio che non ci abbia consigliato Il borgo dei fumari.

Per questo le aspettative erano altissime e, come sempre accade quando la mente si incapriccia, di impossibile soddisfazione.

Mentre i nostri ospiti, estasiati, lodavano ogni aspetto del locale, io, di solito molto facile all’entusiasmo, mantenevo la mia lucidità.

L’antipasto

ANTIPASTI GRAN GOURMET AL BORGO DEI FUMARI

La cameriera, peraltro cordialissima, ha pasticciato sui vini, finché, arresa, non ha portato in tavola diverse bottiglie fra cui scegliere (Incanto di Marramiero, una certezza sempre).

Nel frattempo, ottime pizze fritte hanno aperto le danze del ricchissimo antipasto, molto sbilanciato sulle verdurine per nostra stessa richiesta.

Un solo piatto “carnivoro” di affettati e latticini, a cui ho attinto soprattutto io, poi un’infinità di cibi vegetariani: insalata di farro, verdure grigliate, ceci, cipolle gratinate, uova strapazzate con tartufo, pecorino arrosto con miele e gateau di patate, crostini di tartufo e di lardo.

Beata te, direte voi.

E invece mi è successa una cosa strana: le papille gustative mi hanno tradito.

Era tanto il desiderio di trasmettere ai miei ospiti il piacere della cucina abruzzese che tutto mi è sembrato terribilmente anonimo.

E siccome la sensazione è stata solo mia, vi invito a fidarvi delle foto più che del mio resoconto.

Avete visto che abbondanza? Tutto il tavolo è stato colonizzato da piccoli contenitori di bontà: e dire che erano solo due porzioni, che ci hanno sfamato abbondantemente in quattro.

I PRIMI

Lune di miele con zafferano e tartufo al borgo dei fumari

Il borgo dei fumari è famoso per le Lune di miele con zafferano e tartufo, che sono dei ravioloni esteticamente curati, resi caratteristici dalla dolcezza del ripieno. Mia nonna li faceva “zucchero e sale” ed erano il simbolo delle domeniche a San Benedetto in Perillis. Le lune di miele (col nome che allude all’atmosfera romantica del locale) ne sono la versione gourmet e scenografica.

Chitarrina all’uovo con pancetta, zucchine, zafferano al Borgo dei fumari

Sa di tradizione anche la chitarrina all’uovo con croccante di pancetta, zafferano e zucchine, più per la bontà della pasta che per il pur piacevole condimento.

IL DESSERT

Tortino con grana e caramello al borgo dei fumari

Altro cavallo di battaglia è il tortino di pere e grana al caramello. Al contadino non far sapere quanto è buono il formaggio con le pere, intima un adagio popolare, e non si capisce se questo riserbo sia dovuto alla smodatezza dell’ agricoltore, che ne mangerebbe a valanghe, o alla sua avarizia: non ne venderebbe più così a buon prezzo.

In realtà non avrei neppure sospettato l’identità degli ingredienti principali ad una prova bendata. Sicuramente il tortino è piaciuto talmente tanto ai miei ospiti che, dopo aver assaggiato il mio, ne hanno ordinato uno nonostante fossero più che sazi

IL PREZZO

Anche sul prezzo le aspettative sono state ridotte al ribasso, per fortuna. Per due antipasti gran gourmet, quattro primi, due dolci e una bottiglia di ottimo vino abbiamo speso solo 120 euro, grazie ad un piccolo sconto e al caffè offerto.

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Pubblicato da Benedetta Colella

Sono Benedetta, quarantenne aquilana innamorata del mondo. Per contatti e collaborazioni, potete scrivermi a benedettacolella(at)gmail.com