Il castello Piccolomini a Capestrano

WP_20151101_002Il Castello Piccolomini di Capestrano è visibile da valle a 360 gradi.

In qualunque strada della Val Tirino ci si trovi, basta alzare gli occhi per discernere, rassicuranti, i lineamenti massicci del fortilizio, che fa letteralmente quadrato sul territorio.

Nel passato, succedeva il contrario: dal maniero le guardie controllavano che non si preparassero imboscate dai nemici, da Capestrano si guardava alla piana.WP_20151101_022

Da Ferdinando d’Aragona ad Alfonso Piccolomini (lo stesso che diede il suo nome ai castelli di Celano, Ortucchio e Balsorano) e dalla sua stirpe a Francesco de’ Medici, molti personaggi storici di prima grandezza hanno posseduto il Castello Piccolomini.
Quasi nessuno ci ha vissuto, però.

L’interno, infatti, a partire dal bel pozzo in marmo, è pragmatico e austero come si conviene alle strutture militari: non c’è spazio per i vezzi di una dama, per le esigenze di una corte.WP_20151101_015

Anche se la solerte guida ci ha indicato, sopra le prigioni, una stanzuccia destinata alla vestizione della signora nelle serate di gala, mi sembra difficile immaginare che sia stata utilizzata spesso.

Fino al 1924, infatti, il monumentale ingresso sulla piazza che abbellisce, snaturandolo, il castello Piccolomini, non c’era. Non c’erano aperture, allora, solo feritoie, perché il Castello Piccolomini era attrezzato per la difesa dai nemici esterni come dalle fronde interne, particolarmente insidiose perché il business della transumanza era assai lucroso.

E se il fasto della prima epoca fascista cambia i connotati al Castello Piccolomini e alla città, quest’ibrido, che spiace forse agli studiosi d’arte, rende fruibile e funzionale l’intera struttura, che oggi ospita il Municipio e un piccolo Museo Militare.WP_20151101_003

All’ingresso, oltre alla bandiera italiana e a quella europea, stupisce veder sventolare i colori dell’Ungheria: è un omaggio che il borgo offre ai turisti che lo raggiungono in pellegrinaggio per devozione a San Giovanni, eroe nazionale magiaro, che a Capestrano nacque e si formò.

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Pubblicato da Benedetta Colella

Sono Benedetta, quarantenne aquilana innamorata del mondo. Per contatti e collaborazioni, potete scrivermi a benedettacolella(at)gmail.com