Il richiamo della foresta di Jack London (43/1001)

Il richiamo della foresta è la risposta di Jack London ai mutati scenari urbani dopo la seconda industrializzazione.
Non fu né il primo né l’ultimo in una selva di volumi che rivendicavano alla natura un ruolo di spicco, condannando le ipocrisie e le forzature della società.
Eppure Il richiamo della foresta travalica i secoli e si ripropone attualissimo e piacevolissimo alla lettura anche oggi.
Cani da slitta costretti a tragitti infernali non esistono più, ma la storia di Buck non è destinata a tramontare.
Rispetto agli altri cani letterari, Buck non è umanizzato.
Tutto in lui è istinto: di volta in volta agisce per paura, per rabbia, per entusiasmo e quegli stati d’animo non lasciano strascichi né intorpidiscono la sua personalità.
Buck non ha sovrastrutture: ama se amato, ringhia se minacciato, uccide se provocato.
E non sono provocazioni esterne: come insegna la triste sorte del vecchio alce, ci sono vittime designate che, sole, placano l’istinto predatorio di Buck.
Nella foresta, sfrenandosi come lupo fra i lupi, farà un passo indietro nella linea evolutiva e un passo avanti nella ricerca della propria felicità.
Vivere senza pensarsi, ecco il segreto di Buck.
Vi è un’estasi che segna la sommità della vita e oltre la quale la vita non può levarsi.
E il paradosso del’esistenza è tale che quest’estasi viene quando si è più vivi, e si presenta come un completo oblio di vivere.
Questa estasi, questa felice dimenticanza, aggredisce l’artista, lo trae fuori di sé avvolto di fiamma; aggredisce il soldato spingendolo folle nella lotta senza quartiere.
Ed ecco che aggredì Buck mentre guidava il branco e lanciava l’antico grido del lupo correndo dietro al cibo ancor vivo che fuggiva dinanzi a lui nel plenilunio“.
Ci vorranno gli orrori della prima guerra mondiale imminente per ricordare ai tanti Buck a due zampe, ebbri di distruzione, i vantaggi di una vita pacifica.

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Pubblicato da Benedetta Colella

Sono Benedetta, quarantenne aquilana innamorata del mondo. Per contatti e collaborazioni, potete scrivermi a benedettacolella(at)gmail.com