Il ristorante Leperecchia a Carsoli (AQ)

Ristorante Leperecchia di Carsoli: ricordatevi di questo nome.

Ricordatevene quando un attacco di fame vi sorprenderà mentre guidate sulla A25: proprio al casello di Carsoli c’è questo localone molto frequentato, con un grande parcheggio per i camion, che è tutta sostanza e poca, pochissima apparenza.

Di scenografico c’è solo il bancone delle carni, che si svuota però rapidamente perché al ristorante Leperecchia la brace lavora incessantemente.

Per questo, non fate come noi: evitate l’antipasto, anche se costa poco, anche se è di discreta qualità, anche se è esteticamente gradevole, con tutte quelle fettine in diverse tonalità di rosa a circondare il bianco del formaggio.

L’antipasto è buono, ma potete trovarne di simili altrove.

I primi

Non troverete facilmente, invece, ravioli altrettanto buoni.

Sono enormi: ne bastano tre per riempire il piatto.

Sono gustosi: la ricotta della zona è favolosa.

Sono conditi divinamente: non avrei rinunciato per nessun motivo al mio ottimo ragù, ma mi dicono che il sugo piccante che hanno inventato a Leperecchia sia qualcosa che rimane nella memoria per sempre.

Il timballo della terza amica, a primo sguardo, ci è sembrato ordinario a paragone con l’esuberanza dei ravioli. Il palato, però, ha zittito la vista e anche per lui è stata tributata la standing ovation.

I secondi

I secondi sono decisamente all’altezza dei primi.

Non vi parlo delle salsicce di fegato alla brace che hanno conquistato le mie amiche.

Non le ho degnate di uno sguardo, presa com’ero dalla perfezione del mio stufato d’asino.

Asino, sissignore! E sono dovuta arrivare alle soglie dei cinquanta anni per scoprirne il robusto sapore.

Penso che il merito di questo piatto perfetto sia tutto nelle mani dello chef: lo stufato a lunghissima cottura, gli odori di accompagnamento, il pepe a speziare la fragranza non sono riproducibili in una cucina normale.

Ne ho chiesto subito due porzioni da asporto per regalare alla mia famiglia la mia stessa imperdibile esperienza, ma purtroppo non hanno potuto accontentarmi.

Lo stufato d’asino di Leperecchia va letteralmente a ruba e già a metà pomeriggio diventa impossibile trovarne.

Era difficile trovare un contorno all’altezza di tanta sostanza. Il mio piatto di verza e patate è riuscito nell’arduo compito di non sfigurare.

Dulcis in …conto

Troppo sazie per il dessert, abbiamo però gradito i dolcini secchi offerti a conclusione del pasto.

Anche il conto è stato dolce: 70 euro complessivi per 3 antipasti, 3 primi, 3 secondi e 3 contorni con acqua e cocacola a volontà.

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Pubblicato da Benedetta Colella

Sono Benedetta, quarantenne aquilana innamorata del mondo. Per contatti e collaborazioni, potete scrivermi a benedettacolella(at)gmail.com