Il ristorante Mari e monti a Termoli

Il ristorante Mari e monti di Termoli mi è sembrato il classico trappolone per turisti.
Come ci siamo lasciati attrarre, noi che ci vantiamo di aver maturato una certa esperienza a riguardo?
A parziale giustificazione, bisogna dire che la ristorazione al centro di Termoli è tentacolare.
Ci sono ristoranti ovunque, tutti con le loro insegne sgargianti, tutti con un che di posticcio che paralizza nella scelta.
Il ristorante Mari e monti si impone con prepotenza: cartelloni che inneggiano ai consensi su Tripadvisor ci hanno spinto erroneamente a credere che l’attenzione al cliente sarebbe stata incondizionata.
Invece, quando il sussiegoso cameriere si è accorto, al primo sguardo, che non eravamo un gruppo altospendente, ha atteggiato il viso ad una smorfia di degnazione e si è mostrato scostante fino all’arroganza.
Un esempio?
Chiede se desideriamo un “dessert”.
Nel frastuono, mio cognato non sente e lo guarda con aria interrogativa.
“Il dolce, signore, il dolce” si spazientisce il cameriere, come se fossimo degli zulu perplessi di fronte alla parola francese.
Tra l’altro, il dessert in questione era un tiramisù destrutturato al pistacchio fra i peggiori che abbia mai assaggiato e veniva dopo una frittura talmente gommosa che sembrava una partita di Big Bubble al sapor di pesce.
Né l’uno né l’altro piatto sono stati ordinati da me, in realtà.
Il prezzo e la prassi mi avevano indotto a pensare che l’antipasto della casa, pomposamente presentato come “fantasia Ruggeri” dal nome dello chef, sarebbe stato in realtà un pranzo in miniatura e non il piattino semivuoto che mi è stato proposto.

L’antipasto Fantasia Ruggeri al ristorante Mari e Monti di Termoli

E avreste dovuto sentire con che tono di importanza sono state presentati i singoli assaggi, macchie di colore sullo sfondo bianco del piatto!
Non è andata meglio a chi ha preso gli spaghetti con vongole e pomodorini, piuttosto sabbiosi.
Alla fin fine, il piatto migliore della giornata sono stati gli gnocchi con ragù di salsiccia e cacioricotta.
Il conto? L’ho rimosso.
Ricordo però che ci è sembrato un’enormità.

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Pubblicato da Benedetta Colella

Sono Benedetta, quarantenne aquilana innamorata del mondo. Per contatti e collaborazioni, potete scrivermi a benedettacolella(at)gmail.com