In effetti la affilata conclusione di Il ritorno del soldato è disarmante nella sua inconsapevole crudeltà.
All’inizio le descrizioni doviziose di paesaggi, profumi, sapori, colori della campagna inglese mi sono sembrate pleonastiche; allo stesso modo, l’aggettivazione ricca e i periodi corposi mi sono parsi, se non sgradevoli, almeno arcaici.
Poi, abituatami ai tempi lenti della narrazione, ho imparato ad apprezzare la sinergia fra amore e natura, fino ad accorgermi, con il fluire della storia, che la serenità opulenta garantita da Kitty al suo uomo era innaturale perché tutta artistica, tutta cerebrale.
Solo perdendo la memoria Chris protagonista maschile de Il ritorno del soldato, ritroverà se stesso.
Più di questo ragazzone inglese onesto e tormentato mi interessano però le tre indimenticabili figure muliebri che gli gravitano intorno, espressioni di un eterno femminino cangiante ed inquieto.
Tanto Kitty è seducente nella sua leggiadra cura di sè tanto Margaret si presenta anonima e sciatta.
La penna di Rebecca West è intinta nel veleno quando la descrive: “Seduta su una delle poltrone di chintz preferite da Kitty, e fra le più graziose della casa, c’era una donna di mezza età. Portava un impermeabile giallastro e un cappello nero di paglia con le piume, rinnovato di recente con una di quelle tinture a poco prezzo che si comprano dal farmacista. Aveva appallottolato i guanti di filo nero in grembo, in modo da poter sollevare la gonna di alpaca grigia- e aggiustarne il bordo ben al di sopra degli stivaletti infangati- con una mano rossa e sciupata che parve ancora più brutta quando si tese ad accarezzare i fiori luminosi dell’azalea rosa del tavolo accanto a lei”.
Il moto di repulsione di Kitty e di Jenny, l’io narrante, parrebbe contagiare il lettore, che solo più tardi percepirà la frivolezza di una descrizione che spaccia ciò che si ha con ciò che si è.
E Margaret è molto di più.
Se hai gradito quel che hai letto, regalami un sorriso cliccando “mi piace” sulla mia pagina Facebook
Se vuoi conoscere i 1001 libri da leggere prima di morire, clicca qui
Qui trovi invece la lista dei libri e degli autori di cui parlo nel blog