Il ristorante Il Salice a Bussi sul Tirino (PE)

Il ristorante Il Salice di Bussi sul Tirino offre tutto quel che serve per trascorrere una giornata magnifica: una posizione strategica nel verde della campagna, proprio di fronte al bellissimo sentiero che costeggia il fiume più pulito d’Europa, una veranda coperta, per pranzare comodi e freschi dopo l’imperdibile escursione fluviale, e soprattutto un menu sfizioso e vario cucinato mixando in giuste dosi esperienza e creatività.
Noi avevamo un ulteriore plus: il complesso jazz dei Buxi dixie, a cui solo per mia incompetenza non dedico un ammirato post a parte.

Buxi Dixie con abusiva


Ma se anche il luogo, l’ambiente e la scelta dei piatti non fossero stati così convincenti, avrei comunque raccomandato il ristorante Il Salice per l’assoluta bontà del cibo e la cortesia dello staff.
Non c’è abruzzese che non sappia che i ristoranti di Bussi e di Popoli sono specializzati in gamberi di fiume e trote in tutte le salse.
Ci aspettavamo, dunque, la delicatezza di quei sapori.
Il ristorante Il Salice di Bussi, però, è riuscito a stupirci.

Fettuccine con “ricotta di gamberi” al ristorante Il Salice di Bussi sul Tirino

La zuppa di trota con funghi, fagioli cannellini e zafferano non è stata la prima portata del nostro tour gastronomico, ma è quella che più mi si è impressa nella memoria per l’insospettabile sinergia di gusti.
O forse il piatto davvero stellare sono state le fettuccine condite con “ricotta di gambero”, ossia pura polpa sbriciolata, e decorate da un gambero rosso in bellavista?
Eppure Marco ha preferito il secondo primo: la stessa pasta, ammassata spessa, nell’abbraccio con un sugo denso e pieno di sapore ci ha dimostrato come i gamberi si sposino bene anche con il pomodoro.
Se, però, nonostante la sazietà, abbiamo ultimato tutti con entusiasmo la trota agli agrumi, presentata in un cartoccio odoroso che, una volta aperto, ha inebriato l’olfatto prima ancora del gusto, la palma della vittoria dovrebbe essere assegnata al secondo.
Ferma restando la freschezza della trota, una cottura sapiente ha permesso di mantenere le fettine di arancia e limone succose come appena tagliate.
Sul sapore sopraffino chiamo a testimoni tutti gli astanti.
Vi ho taciuto le patate rese croccanti dal pangrattato, l’insalata tenerissima e, in apertura, gamberi scrupolosamente puliti, trote salmonate e polpettine di pesce nascoste nella salvia, che, se serviti in altri ristoranti, ne sarebbero stati la punta di diamante.

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Pubblicato da Benedetta Colella

Sono Benedetta, quarantenne aquilana innamorata del mondo. Per contatti e collaborazioni, potete scrivermi a benedettacolella(at)gmail.com