Il ristorante Il salone dei granai di L’Aquila

Created with Nokia Smart CamIl salone dei granai è un ristorante promettente, gestito da giovani e coadiuvato dallo chef William Zonfa, che per noi è lo chef per antonomasia.

Data la fama del locale e la contiguità con il più famoso Magione Papale, temevamo prezzi astronomici o porzioni simboliche.

Con gioia posso sfatare l’una e l’altra leggenda metropolitana: abbiamo mangiato abbondantemente e non abbiamo speso uno sproposito.

L'entrée: minihamburger con verdure croccanti e topinambur
L’entrée: minihamburger con verdure croccanti e topinambur

La qualità, beh, quella è inarrivabile.

Il salone dei granai  sta alla gran parte dei ristoranti che ho frequentato come un Caravaggio sta al quadretto di un amico maneggione.

Abbiamo optato per il menu degustazione a 25 euro senza immaginare che avremmo assaggiato nettare e ambrosia. L’entrèe gentilmente offerta dalla casa è consistita in un minihamburger di agnello con verdure croccanti e topinambur. Se le verdure fossero tutte così, potrei tranquillamente diventar vegetariana: la croccante freschezza del contorno era persino più piacevole del boccone di carne, comunque di primissima qualità.Created with Nokia Smart Cam

Il piatto di affettati di antipasto è stato più abbondante di quanto credessi e squisito come mi aspettavo. Gli insaccati e i formaggi dell’aquilano sono infatti mediamente molto buoni; nel nostro piatto, poi, c’era il Gotha della norcineria locale. Al centro, dominava il tutto una fritturina calda e leggera che conservava un’anima morbida di ricotta davvero sorprendente.

Il meglio, però, stava per arrivare.

Le tagliatelle con polpettine alla teramana, belle da vedere, sono state ancor più deliziose da mangiare: il condimento, infatti, si è ottenuto macinando tre tipi diversi di carne, che hanno insaporito il sugo in maniera mirabile, mantenendo una consistenza morbida dal gusto inarrivabile.

Le tagliatelle con polpettine
Le tagliatelle con polpettine

Probabilmente è la pasta più buona che abbia mai assaggiato.

Il secondo è stato sorprendente: ad un primo sguardo, ci è sembrata una carne porchettata con qualche salsa e abbiamo temuto che sostituisse l’agnello cacio e ‘ova (specialità abruzzese di laboriosa preparazione) che era previsto nel menu degustazione.

L'agnello cacio e 'ova con patate e purea di rape
L’agnello cacio e ‘ova con patate e purea di rape

Invece, con lieta sorpresa, abbiamo scoperto che si trattava della polpa d’agnello più tenera che si possa immaginare farcita con una crema dalla consistenza dello zabaione, ma dal sapore mille volte più intenso.

Sazi e soddisfattissimi, ci siamo concessi una passeggiata nel bel parco privato, piacevole oggi, 27 febbraio 2015, con il primo sole e probabilmente meraviglioso quando la natura tornerà a fiorire. Lo scopriremo presto: il menu degustazione cambia periodicamente e tornerò mese dopo mese a scoprirne le novità.

quantità.

AMBIENTE: 9/10

CORTESIA: 9/10

QUALITA’ DEL CIBO: 10/10

GENEROSITA’ NELLE PORZIONI: 8/10

RAPPORTO QUALITA’- PREZZO: 9/ 10

Pubblicato da Benedetta Colella

Sono Benedetta, quarantenne aquilana innamorata del mondo. Per contatti e collaborazioni, potete scrivermi a benedettacolella(at)gmail.com