Itri (LT)

WP_20150516_018Non ho visitato Itri.

Ne avevo tutte le intenzioni, ma non l’ho fatto.

Più sinceramente, avrei dovuto scrivere che non ce l’ho fatta.

Quel castello perfettamente restaurato, disteso sulla collina come un gattone che si stiracchia, aveva stimolato la mia fantasia anche prima di rallegrarmi la vista.WP_20150516_018

Il centro storico che si inerpica di fianco al maniero vanta piccole enclave preziose che non avrei voluto perdere per niente al mondo.WP_20150516_007

Il mio errore è stato non rassegnarmi subito all’ascesa a piedi, ma sfidare diverse leggi fisiche pretendendo di raggiungere la vetta in automobile.

Non guidavo io, altrimenti adesso la carrozzeria sarebbe tutta da rifare: le stradine di Itri sono infatti strette, tortuose, caratterizzate da pendenze mai viste prima, tanto che ho irrazionalmente temuto che la macchina potesse ribaltarsi all’indietro.

Strette mura si stringevano a pochi centimetri dai finestrini della Punto, accostati preventivamente il più possibile alla portiera; nessun cartello ci aiutava a posizionarci nella complessa geografia del borgo.

Che sollievo quando finalmente abbiamo trovato uno slargo per parcheggiare!

Tutto ciò che ci circondava, archi, campanili, torri, portali, dava quasi un senso di vertigine dato dalla pendenza.

Abbiamo chiesto lumi ad una signora del posto che ci ha informato, bontà sua, che ci trovavamo ad Itri alta (veramente? Non lo avrei mai detto…) e che dal punto in cui eravamo potevamo solo riscendere a valle in buona grazia.

Quando mi ha visto far foto, è corsa a prendere vasi di geranio per ingentilire gli scorci, ameni già di loro, che avevo intenzione di immortalare.

WP_20150516_008Tramite lei, abbiamo poi scoperto che il museo del brigantaggio, meta principale della giornata, era comodamente ubicato nella zona nuova di Itri; solo allora ci siamo accomiatati per raggiungerlo, stavolta per una strada meno avventurosa. L’ipotesi di una passeggiata a piedi per il bel centro impervio è perciò naufragata clamorosamente al punto che, quando al museo ci hanno illustrato la possibilità di visitare anche il castello aggiungendo un solo euro di ticket, abbiamo declinato convinti il gentile invito.

Me ne sono già pentita.

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Pubblicato da Benedetta Colella

Sono Benedetta, quarantenne aquilana innamorata del mondo. Per contatti e collaborazioni, potete scrivermi a benedettacolella(at)gmail.com