La gestione di La Fazenda è familiare e il giovane chef, Alessandro Frasca, è di quelli bravi davvero.
E non solo in cucina, in cui, comunque, raggiunge vette vertiginose, ma anche nella cortesia con cui ci accoglie e nelle scelte di marketing che lo hanno portato, a due anni dall’apertura, a ottenere citazioni e riconoscimenti fra i gourmet che contano.
Noi conosciamo La Fazenda tramite Groupon.
L’antipasto di fritti con cui abbiamo cominciato il nostro viaggio fra i sapori partenopei era sublime davvero. Menzione speciale per l’inarrivabile mozzarella in carrozza, dorata e corposa, fragrante e gustosa, un vero proiettile di gusto che innamora al primo morso.
I miei gnocchi alla sorrentina, con pomodoro e mozzarella filante, non erano secondi a quelli che mangiai goduriosamente proprio a Sorrento: del resto, pomodoro e patate sono germogliati tutti al sole del Sud e la ricetta è identica, ma le porzioni, qui, sono più generose.
Non ho provato neppure ad assaggiare gli scialatielli al profumo di mare scelti da Marco per paura che mi venisse chiesta in cambio una forchettata dei miei irrinunciabili gnocchi.
L’insalata di polpo e patate che lui ha scelto per secondo era calamitante, però: freschissimo, saporito, ben condito.
Su questo, Alessandro Frasca è perentorio: il pesce va acquistato di persona, recandosi giorno per giorno al mercato, perché il cibo surgelato costa comunque molto e non serba in sè quel sapore di mare che ha reso invece unico il polpo che avevamo davanti.
La mia parmigiana di melanzane, comunque, era armoniosa e nutriente come e più del piatto di Marco.
Non ci siamo fatti mancare un buon dolce: Marco ha optato per un babà ben intriso di rhum; io mi sono goduta invece un tiramisù con crema fatta a freddo che mi ha fatto levitare di gioia e leggerezza.
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