Se l’hotel Costa Verde fosse un uomo, questa sarebbe la classica storia d’amore.
E come tutte le storie d’amore partirebbe da una sensazione di malessere.
La prenotazione
La mia voglia di vacanze non riusciva a concretizzarsi attorno a nessun obiettivo.
Poi un’offerta irrinunciabile: una formula roulette da una delle strutture dei fratelli Pollini che è notoriamente garanzia di qualità.
La destinazione, però, era, fra le papabili, quella che, per un pregiudizio sfatato poi dai fatti, mi attirava di meno: Milano Marittima.
Una vacanza all inclusive
Il primo incontro con l’uomo che cambierà il destino è sempre tumultuoso.
Allo stesso modo, il primo impatto con l’hotel Costa Verde non aveva lasciato il segno. Al contrario, la camera mi era parsa troppo piccola, il balconcino troppo stretto, l’ascensore troppo lento.
Ma soprattutto era troppo indisponente l’atteggiamento di mio marito, che aveva appeso le chiavi della macchina al chiodo dicendo: ” Qui abbiamo tutto all inclusive: spiaggia, ristorante, due piscine fra cui scegliere, biciclette. Non mi muoverò da qui”.
Io odio le vacanze stanziali!
Sboccia l’amore
Il primo giorno mi sono chiusa per protesta nella mia stanza e mi sono accorta che era piccolina, sì, ma estremamente funzionale: aria condizionata freschissima e silenziosa, vista impagabile sulla pineta e venticello piacevole sul balconcino.
Soprattutto, però, mi ha colpito il ristorante, con i suoi piatti deliziosi e abbondanti quel tanto che serve perché la sazietà non diventi malessere.
Ho adorato la piccola piscina dell’hotel Costa Verde, sempre libera perché ai più piaceva quella infinita di un hotel convenzionato lì vicino. Ci ho passato ore lì a mollo!
Alla fine mi sono lasciata avvincere da tutto: dal posto, dalla lunga spiaggia e soprattutto dalla cortesia, dalla funzionalità, da quell’idea di nuovo, di rapido, di efficiente, di cordiale che caratterizza l’hotel Costa Verde.
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