Ci ho passato un’ora almeno, dal crepuscolo al buio fitto, quasi incredula: un terrazzo di circa 40 metri quadri, isolato dal resto della costruzione, raggiungibile solo dalla mia camera, poi qualche metro di sabbia e infine il mare.
Sono andata al Martur resort nella stagione sbagliata, eppure anche senza sole, anche senza ombrelloni, il posto ha conservato un’atmosfera lussuosa e invitante.
Comodo il parcheggio, razionale la struttura, che si compone di un corpo centrale con le camere, la reception, il bar e il ristorante, e una dependance con residence assai invoglianti.
La struttura bianca, tropicale anche per le palme sulla spiaggia, si pregia di una piscina a sfioro praticamente a ridosso del mare.
Eppure, nonostante la bellezza del posto, restare in camera durante il temporale non ci è costato poi troppo, per merito di un letto comodissimo, di una scrivania funzionale, di un divanetto molto adatto alla lettura e più in generale di una metratura che scongiura l’effetto prigione.
Anche il bagno mi ha colpito per la sua forma ad elle: da un lato, vicino alla finestra, i sanitari, dall’altro la doccia a due piazze e il lavandino. Gli spazi, anche in questo caso, sono molto confortevoli.
Non siamo usciti a cena: una buona pizza alla diavola, croccante e ben condita, ci è stata portata direttamente dal ristorante. Ci è piaciuta molto.
La colazione, invece, non è faraonica come la struttura lascerebbe presagire e meriterebbe. Sicuramente migliorerà con l’impennarsi dei prezzi a luglio e ad agosto.
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