Massa Marittima (GR)

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Massa Marittima non è la Massa che siamo abituati ad abbinare a Carrara e, ad onta del suo nome, non sta nemmeno sul mare.
Eppure, ad ogni tornante in salita che superiamo, la vallata che ci parve così inospitale si trasforma in un mare di oro (il grano), di rosso (il ferro di cui è satura la terra) e di verde (la boscaglia).
L’ultima curva ci coglie quasi di sorpresa: la meta è molto più affascinante di quanto ci aspettassimo.
Massa Marittima è il paradiso del turista: tutto è a misura d’uomo, tutto si sviluppa in poche decine di metri di grande impatto artistico ed emotivo. Le macchine sono bandite dal centro medievale, ma si parcheggia comodamente a cinquanta metri dalla piazza principale e ci si dà al trekking urbano più organizzato che io abbia mai visto.20160601_190003
Ci si para subito davanti la Fontana dell’Abbondanza, che nel passato custodiva le riserve idriche comunali e che è caratterizzata da un affresco molto delicato, raffigurante un albero colmo di frutti succulenti e un gruppo di donne che si affanna a nutrirsene.
Di fronte, un altro affresco riproduce i primi interventi di San Bernardino da Siena, che nacque qui e a L’Aquila morì.


Un pannello ci invita a proseguire verso la seconda tappa, a 20 calorie di distanza dalla Fontana dell’Abbondanza: la meravigliosa cattedrale di San Cerbone.


Prima di affrontare la ripidissima scalinata che porta al tempio, non si può non sostare ammirati al centro della piazza, un imbuto che, dalle strettoie del corso, si apre in una serie di palazzi civili di rara bellezza per poi richiudersi, ariosamente, in quel gran capolavoro di arte romanica e gotica che è la cattedrale di San Cerbone.
Sarei rimasta ore ad ammirare i particolari della splendida facciata: l’armonia che ammalia da lontano si spezza, avvicinandosi, in una serie di figure mostruose. 20160601_192453
Se dal portone, riccamente adornato da moderne cornucopie verdi ed oro che vivacizzano l’insieme e ricordano il paesaggio circostante, si alza lo sguardo a perpendicolo verso il cielo, si notano le fauci spaancate, ostili, dei leoni e degli altri animali scolpiti fra le semicolonne e le colonnine della facciata.20160601_192433
20160601_192606Se ci si sposta, una pietra d’inciampo ci ricorda che da lì in alto, Madre Teresa di Calcutta parlò al popolo di Massa Marittima. 20160601_191301
Riusciamo ad entrare attraverso la Porta Santa un attimo prima che chiuda: all’interno riserviamo così una visita veloce, che lascia però suggestioni forti per la commistione di sculture pregevolissime, affreschi antichi, appena abbozzati, e moderni, sgargianti nei colori e precisi nella rappresentazione.20160601_191445
Uscendo da una porticina laterale, ci troviamo a far di nuovo i conti con il paesaggio circostante e ci stupisce una piccola torre dell’orologio, su cui guide e cartelli del trekking tacciono.
Massa Marittima, infatti, è piena di piccoli scorci, di luoghi d’incanto dovuti alla fantasia dei privati,che fa da piacevole pendant alla magnificenza delle opere pubbliche.

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Nella pagina “I luoghi che ho visto” troverai tutti i luoghi che ho raccontato sul blog.20160601_194219

Pubblicato da Benedetta Colella

Sono Benedetta, quarantenne aquilana innamorata del mondo. Per contatti e collaborazioni, potete scrivermi a benedettacolella(at)gmail.com