Non ti meriti nulla di Alexander Maksik (31/16)

Non ti meriti nullaNon ti meriti nulla, opera prima di Alexander Maksik, è un romanzo pieno di difetti.
Non ti meriti nulla ha pregi così macroscopici che quei difetti sbiadiscono e si convertono, anzi, in vezzi stilistici di un autore ricco di personalità.
Anche troppa, forse: i suoi personaggi risultano modellati tutti secondo le linee di pensiero dell’autore; le tre voci narranti, così, risultano indistinguibili fra loro e i pensieri scivolano dall’uno all’altro come in un ballo sghembo, fatto di un passo indietro e tre avanti.
Quando un personaggio riprende la parola, cioè, ripercorre gli ultimi eventi narrati dal precedente senza in pratica mutarne il senso.
Su alcuni dettagli chiave sul passato di Will, il professore, Alexander Maksik non scioglie il riserbo, quasi pensando a un secondo tempo per questa storia. Se ci sarà, sarò fra i primi ad acquistare l’agognato sequel.
Fra i mille spunti di riflessione suggeriti da Non ti meriti nulla, mi ha scavato dentro la querelle sulla professione docente, a partire dallo spietato giudizio di uno studente, Gilad “Quante persone potrebbero entrare in aula anno dopo anno e piangere per Ode su un’urna greca? Ecco perché quelli (i prof, n.d.R.) che rimangono sono tra gli individui più deprimenti che mai incontrerai in vita tua. Non ha niente a che vedere con l’età. Sono rimasti per via del loro carattere -amaro, annoiato, privo di ambizione, solitario e moderatamente pazzo. Con poche eccezioni, sono queste le persone capaci di rimanere a scuola; è questo che serve per insegnare per metà della propria vita. Quelli che ci tengono, quelli che amano la loro materia, amano gli studenti, amano, soprattutto, insegnare, di rado restano“.
E se non chiudessi qui bruscamente il mio commento, rischierei di perder di vista Will per parlare di me.
E renderei davvero cattivo servizio a Non ti meriti nulla di Alexander Maksik, che è invece un potente romanzo di formazione, reso vivo dal racconto dolente di un amore proibito che Will non saprà ricambiare né rifiutare.

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Pubblicato da Benedetta Colella

Sono Benedetta, quarantenne aquilana innamorata del mondo. Per contatti e collaborazioni, potete scrivermi a benedettacolella(at)gmail.com