Pane per i Bastardi di Pizzofalcone di Maurizio De Giovanni (44/16)

Libro del giorno : "Pane e bastardi di Pizzofalcone " Di Maurizio De Giovanni ed. EinaudiNo, la mia non è stata una maratona di lettura, anche se oggi non ho deposto mai il nuovo libro di Maurizio De Giovanni, Pane per i Bastardi di Pizzofalcone.
Ho cominciato a leggerlo al parcheggio della libreria.
L’ho sbirciato di sottecchi nei secondi di attesa fra l’uno e l’altro cambio dell’ora a scuola.
Mi sono raffreddata nel garage per finire un capitolo, poi due, poi tre prima di salire a casa.
L’ho riempito di briciole perché, pranzando, leggevo.
L’ho ultimato d’un soffio, è vero, ma non è stata, credetemi, una maratona di lettura.
Piuttosto, è stata un’agape fraterna con vecchi amici.
Sbocconcellando il pane di Pasqualino Granato, quello vero, fatto col lievito madre impastato dai nonni, i Bastardi di Pizzofalcone mi hanno raccontato le ultime novità.
Sono vicende ondivaghe: Romano è più felice, Alex un po’ meno.
Lojacono continua a scegliere la donna sbagliata.
Ottavia cerca una sua normalità anche attraverso il turno di notte.
I Bastardi di Pizzofalcone raccontano storie d’amore e di libertà, di passioni e di povertà, di famiglie che si formano e che si sfasciano, di reputazioni che si macchiano e si riscattano.
Come pane, lo stile di Maurizio De Giovanni agglutina mondi così diversi, dà senso e sapore ai singoli personaggi, dona ad ognuno la giusta consistenza.
La sua magia sta nel non strafare: si ritaglia, certo, cantucci lirici in cui la sua prosa si eleva confermandoci, ancora una volta, che è il più grande scrittore vivente in Italia, ma, quando narra, sa dosarsi.
De Giovanni sa limare le parole, tagliare gli aggettivi, spogliare i periodi.
Gli occhi volano sulle righe, la lettura non subisce mai intoppi, la matita delle sottolineature rimane inoperosa perché la mente, incantata dalla trama, non sa selezionare e vorrebbe ricordare tutto: i dialoghi brillanti e gli afflati lirici, le pagine di azione e quelle di commozione.
E così Pane per i Bastardi di Pizzofalcone finisce troppo presto, come sempre accade per i cibi di ottima qualità, ma il suo retrogusto verace mi accompagnerà fino al prossimo banchetto.

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Pubblicato da Benedetta Colella

Sono Benedetta, quarantenne aquilana innamorata del mondo. Per contatti e collaborazioni, potete scrivermi a benedettacolella(at)gmail.com