Esattamente due anni fa, ad Aliano, Pino Aprile ci incantò raccontandoci le meraviglie del paese come una fiaba.
C’era una volta una principessa, Tonino Guerra, in momentanee difficoltà economiche, pronta ad abbandonare la natia Santarcangelo di Romagna in cerca di fortuna.
Mille principi la volevano, da Roma, da Bologna, da Venezia, da Milano.
Uno solo la conquistò: il sindaco di Pennabilli.
“Se tu andassi in un luogo blasonato” gli disse “saresti un artista tra tanti, fra luoghi in cui l’arte è già di casa. Se vieni a Pennabilli, che non ha nulla, potrai darle un’anima secondo il tuo estro e per sempre sarai tu, per antonomasia, il poeta di Pennabilli”.
Il sindaco mentiva.
Pennabilli aveva, infatti, già molto: una posizione suggestiva, incuneata a strapiombo fra le due grandi rocche di Penna e di Billi, un panorama armonioso dalle colline al mare, a cui forse Leonardo si ispirò per disegnare la Gioconda, una chiesa magnifica ispirata ad una Madonna in lacrime, con un tabernacolo di assoluta bellezza, e poi scorci, vicoli, angolini a profusione.
Mancava solo un aedo.
Tonino Guerra fece di più: diede l’esempio, indicò la strada da percorrere. La sua eredità si respira nell’aria, nel geniale museo del calcolo, Mateureka, o nelle nicchie tibetane (Chorten e campane) sulla parte alta del paese.
Sono nuovi “luoghi dell’anima”, che si sommano a quelli che indicò lui: l’orto dei frutti dimenticati, la strada delle meridiane, il giardino dei pensieri e addirittura il museo più piccolo del mondo, che ospita, unica istallazione, “l’angelo con i baffi”, opera multimediale che è poesia, fotografia, artigianato e architettura insieme.
Non basta un pomeriggio, per quanto intensissimo come il nostro, a veder tutto.
Parole e immagini non riescono a raccontare neppure in minima parte la bellezza, l’originalità, la poesia di Pennabilli, che è uno di quei rari luoghi di elevazione da visitare ogni volta che si ha bisogno di ritrovare se stessi.
Se hai gradito quel che hai letto, regalami un sorriso cliccando “mi piace” sulla mia pagina Facebook.
Nella pagina “I luoghi che ho visto” troverai tutti i luoghi che ho raccontato sul blog.