Piane del Fiume a Isola del Gran Sasso (TE)

WP_20160730_011Devo confessarvi una mia meschinità.
Ho atteso i primi freddi per parlarvi di Piane del fiume di Isola del Gran Sasso.
Non l’ho fatto coscientemente, almeno questo no, ma il costante differimento nello scrivere un post su uno dei luoghi più belli e sconosciuti del nostro Gran Sasso ha, temo, motivazioni inconsce poco nobili.
Ne sono gelosa.
Ne sono gelosa perché è un angolo di paradiso che in pochi conoscono  e rappresenta per me il locus amoenus per antonomasia, perfetta intersezione di acque, boschi, sentieri, confortevoli rifugi.
Dopo le cascate del Ruzzo, che già di per sè meriterebbero una visita, la strada si biforca: se si segue un’ampia sterrata si giungerà in breve in un intrico di fronde che nasconde i raggi del sole.
Protetto da un ameno ponticello, c’è alla sinistra un punto picnic in un posticino che noi chiamiamo “il frigorifero”: la bella cascata che lo costeggia, infatti, vaporizza nell’aria molecole di pura frescura. 20160730_153039

La macchina a cinque metri non frena entusiasmi all’Indiana Jones quando, in due balzi, arriviamo proprio alla base di questo imperdibile regno delle acque.20160730_152707
Quando comincia a far freddo (e, indipendentemente dalla temperatura esterna, dopo un po’ si rabbrividisce sempre), si prosegue in macchina, costeggiando un rumoroso torrentello, fino al momento in cui il cielo ritorna visibile e la pendenza si spiana.
Si arriva così in un bosco meraviglioso: gli zampilli del neonato Ruzzo fungono da colonna sonora alla giornata e fanno compagnia ai camminatori; panche, fontane e barbecue offrono ogni confort agli epicurei.

Piane del Fiume a Isola del Gran Sasso
Piane del Fiume a Isola del Gran Sasso

Versiamo in fretta a terra la bottiglia di acqua minerale appena acquistata al supermercato: l’acqua pura delle fonti di Piane del fiume non teme confronti.
20160730_155133Un gruppo di gitanti ci offre pomodori freschi d’orto (“signò, li prenda: so’ meglio del prosciutto“): della loro grigliata resta nell’aria un gradevole profumo di brace e, come antiche deità soddisfatte di densi aromi, ci ripromettiamo di tornare ancora e ancora e ancora.

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Nella pagina “I luoghi che ho visto” troverai tutti i luoghi che ho raccontato sul blog

Pubblicato da Benedetta Colella

Sono Benedetta, quarantenne aquilana innamorata del mondo. Per contatti e collaborazioni, potete scrivermi a benedettacolella(at)gmail.com