Vivi a Limerick, in Irlanda.
Sei giovane, determinata e insofferente nei confronti delle nevrosi della tua coinquilina.
Che cosa fai?
Vanessa Marenco ha deciso di occupare il suo tempo libero viaggiando nei luoghi più ignoti d’Irlanda per captare immagini, suoni e suggestioni inedite.
Racconti d’Irlanda. Impressioni di viaggio è nato così, dall’incontro fra una scrittrice arguta e curiosa e una piccola casa editrice, Polaris, che amo molto per i suoi piccoli, curatissimi libriccini che sono biglietti di prima classe alla scoperta del mondo.
Bere una pinta in un pub mentre nella stanza accanto, tradizionalmente, si annega nella birra e nel finger food il dolore per la morte di qualcuno.
Percorrere 25 km di vie indicibili per trovare il primo presidio medico, tra l’altro assai costoso, e rimpiangere la bistrattata sanità italiana.
Semislogarsi un polso cercando il cambio dov’è la portiera perché i comandi, nelle macchine irlandesi, sono invertiti e quindi ingestibili per un’italiana non troppo portata (“parlare di cilindrata con me era come parlare di tacchi a spillo con un giocatore di rugby“).
Esplorare il Burren con i suoi piccoli laghi temporanei, i turlach, e innamorarsi di questa natura aspra che “ti chiede di fermarti di mettere giù la macchina fotografica e di startene zitto per un istante“.
Far tutto questo senza alzarsi dal divano è possibile: basta acquistare e leggere Racconti d’Irlanda. Impressioni di viaggio di Vanessa Marenco.
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