Il ristorante I ponti a Villa Moscosi di Cingoli (MC)

WP_20150828_059Il ristorante I ponti a Villa Moscosi di Cingoli ha responsabilità diretta nella crisi del Manchester City Football Club.

Quando lo chef Mauro Santori, che ha affiancato il CT Mancini in un’entusiasmante stagione calcistica, ha deciso di tornarsene in paese e mettere a disposizione di tutti i clienti la sua maestria, prima riservata ai ventidue ragazzotti, la stella del Manchester City ha preso a tramontare.

Solidarietà agli inglesi: le carni squisite, il tartufo abbondante, la fantasia dei piatti del ristorante I ponti danno dipendenza.

La controprova? Contrariamente alle nostre abitudini, siamo tornati a cena in questo luogo di cuccagna due volte di seguito e, quando a pranzo abbiamo disertato in preda allo sperimentalismo, ci siamo amaramente pentiti.

Pochi piatti possono tener testa ai ravioli fatti a mano e coperti di tartufo estivo grattugiato grosso (miei) o alle tagliatelle al ragù di cinghiale, cotte a puntino, che si è goduto Marco.

Eppure è la carne il pezzo forte del ristorante I ponti. Dalle ordinazioni degli altri tavoli, ho scoperto che qui servono tagli insoliti, anche in menu degustazione, che hanno mandato in visibilio la comitiva di cacciatori alle nostre spalle.WP_20150828_055

Noi, più tradizionalmente, il primo giorno abbiamo preso una grigliata mista dall’invogliantissimo odore di brace, buona tutta, eccezionale per la qualità dello spiedino e della salsiccia, e tanto abbondante che, rammaricati, abbiamo dovuto lasciar qualche pezzo nel vassoio.WP_20150828_057

Buonissimo anche il mio profiterole fresco fresco.

La sera successiva, alle otto e mezzo, ci siamo ripresentati al ristorante I ponti, pronti a bissare l’esperienza gastronomicamente intensa. È bastato poco per entrare in sintonia con il maitre e le sveglissime cameriere, rapide nel sorriso ed esaurienti nelle spiegazioni, e ci siamo sentiti accolti come vecchi amici.

Non abbiamo rinunciato al tartufo neanche stavolta: ha accompagnato, sia per me sia per mio marito, delle meravigliose fettuccine con fonduta dal sapore stimolante e delicato al tempo stesso.WP_20150829_043

Per secondo, abbiamo provato una bistecca alla cingolana, di cottura media, impiattata tra grani di sale grosso; è stata molto buona anche questa, ma se tornassi opterei di nuovo per la grigliata.WP_20150829_045

In entrambe le cene, c’è stato offerto un simpatico contorno di patate ben rosolate e pomodori al forno, questi ultimi davvero eccellenti (anche le patate, a dire il vero, ma da aquilana sono abituata a tuberi di altissimo livello).

WP_20150828_056Per dessert, ho preso una torta dolce, come da noi si usa nel teramano, con pan di Spagna e creme. Non ne è rimasta neanche una briciola.

Grazie ad una convenzione con l’agriturismo Colle sulWP_20150828_058 Lago, dove soggiornavamo, la spesa è stata davvero esigua: solo 15 euro a testa per una cena da re!

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Pubblicato da Benedetta Colella

Sono Benedetta, quarantenne aquilana innamorata del mondo. Per contatti e collaborazioni, potete scrivermi a benedettacolella(at)gmail.com