Il ristorante La foce di Scontrone appartiene a questa categoria. Sorge alla periferia nord del paese e può garantire al massimo una quarantina di coperti.
Noi di Borghi d’Abruzzo abbiamo occupato per intero il locale e lo abbiamo riempito di brindisi e risate.
Il gestore ha saputo partecipare alla festa collettiva regalandoci un crescendo di sapori da non dimenticare.
L’antipasto si è articolato in più portate diverse.
Scoprire con curiosità il contenuto dei taglieri di prelibatezze che raggiungevano olezzanti i nostri tavoli è stata buon viatico per il nostro appetito.
Il pranzo si è aperto classicamente: caciotte e pecorino con confetture variegate prima, prosciutto con lardo subito dopo. Insolite le bruschette, con salsa di baccalà davvero squisita o con una verace fetta di frittata con cipolla.
SUbito dopo abbiamo apprezzato le polpettine in salsa di yogurt e i fiori di zucca o zucchine in pastella, ancora ben caldi, ma non oleosi di frittura.
Menzione speciale mi sembra da attribuire alla minestra di legumi ravvivata e insaporita da polposo pomodoro fresco e basilico e servita in contenitore di coccio che ne ha salvaguardato temperatura e sapidità.
Per primo, ravioloni, ottimi, abbondanti, felicemente maritati con un ottimo sughetto.
Troppo sazi per apprezzare a pieno la ricca grigliata e le patatine di contorno, ci siamo ripromessi di tornare a rinverdire l’esperienza.
Noi dei Borghi d’Abruzzo abbiamo usufruito di uno sconto significativo, ma anche il classico menu degustazione “La foce” a 25 euro mi sembra abbordabile come prezzo e decisamente invogliante quanto a qualità e quantità del cibo offerto.
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