Quadri (CH), la capitale del tartufo abruzzese

A Quadri qualcosa non quadra.
Lo cerchi sui motori di ricerca ed è mimetizzato fra notizie di pinacoteche e aste artistiche.
Riesci fortunosamente a reperire qualche obiettivo.
Sai dunque che potrai ammirare una cascata, uno scavo archeologico, un castello, un fiume.
Ti incuriosisce, ad esempio, il parco fluviale sul Sangro?
Stenterai ad avere informazioni.

Quadri: il fiume Sangro

E quando finalmente qualcuno ti indicherà la via ripidissima che porta alla meta, scoprirai a tue spese che l’asfalto è un lontano ricordo dei dì che furono.
Tra buche e sterrate, arrivi alla base.
Ti accoglie un minaccioso annuncio di piene improvvise.
Lo ignori.
Attraversi il ponticello e ti sembra che le tribolazioni siano finite: che cosa c’è di più bello di quelle acque limpide che scorrono su abbaglianti rocce bianche?

Quadri: parco fluviale sul Sangro

Nulla.
E infatti il parco fluviale che gli è dedicato è una prateria di erba che sfiora le cosce, presumibilmente non percorsa da alcuno nei mesi precedenti ed attraversata esclusivamente per raggiungere l’antica cartiera, ora trasformata in museo del tartufo.
Tutto è chiuso, tutto è abbandonato.

Quadri: l’antica cartiera, oggi museo del tartufo

Torni indietro e cerchi la cascata, questa facile da individuare perchè posizionata proprio all’ingresso del paese per chi proviene dall’Adriatico.
A luglio la portata delle acque non è mai sbalorditiva, eppure la cascata del torrente Parello resta nel cuore, perché anima un punto insolitamente aspro e roccioso, in contrasto col verde intenso dei boschi che circondano Quadri.

Quadri: cascata del torrente Parello

Forse, con un impegno maggiore, saremmo riusciti a individuare il parco archeologico o almeno i resti del castello.
La segnaletica assente e l’afa, al contrario, presentissimo si hanno dissuaso dal continuare le ricerche.
Così ci siamo fermati nella piazza principale, concepita come una balconata sulla vallata sottostante.
E finalmente, tra il magnifico paesaggio e i paesani cordiali, tutto è tornato a quadrare.

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Pubblicato da Benedetta Colella

Sono Benedetta, quarantenne aquilana innamorata del mondo. Per contatti e collaborazioni, potete scrivermi a benedettacolella(at)gmail.com