Uccidi il Coniglio Bianco di Christian Rovatti
Uccidi il coniglio bianco, intima Christian Rovatti già nel titolo del suo nuovo libro, sottraiti cioè al tritacarne di un’esistenza che corre su binari prestabiliti verso una direzione che non hai scelto. Al contrario, io vi dico: non uccidetelo, proteggetelo, cercatelo, portatelo nelle vostre case, leggetelo, perché Uccidi il Coniglio…
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Cuore di donna (Carla Maria Russo)
Se Carla Maria Russo ha potuto scrivere i suoi romanzi vibranti, se io posso recensirne oggi quello più viscerale, se non lo leggeranno uomini soltanto è perché la storia dell’umanità è puntellata di donne eccezionali che seppero superare i limiti imposti al nostro sesso e conquistare rispetto e ammirazione per…
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Gli 80 di Camporammaglia (Valerio Valentini)
Il premio Campiello parla aquilano. Lo fa in senso metaforico, perché Valerio Valentini, il giovane autore insignito del prestigioso riconoscimento per l’Opera Prima, ha studiato a L’Aquila, nel nostro glorioso Liceo Classico, e ha vissuto poco distante, in una frazione, Collemare di Sassa, che, trasfigurata nella finzione narrativa, si fa…
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Jane Eyre di Charlotte Bronte (45/1001)
Lo stereotipo Jane Eyre-governante non mi ha mai soddisfatto, non più di quanto lo avrebbe fatto qualunque altra etichetta possibile. Jane Eyre, infatti, è orfana, collegiale, istitutrice, donna innamorata, mendica, ereditiera. La sua essenza trascende le fasi della vita che lei si trova di volta in volta ad affrontare. La…
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Orgoglio e pregiudizio di Jane Austen (44/1001)
Orgoglio e pregiudizio è uno di quei pochi classici che ha qualcosa da dire ad ogni tipo di lettore, a prescindere dall’età, dal sesso e dal bagaglio culturale. Lo stile brioso, i dialoghi accesi, la caratterizzazione profondissima dei personaggi contribuiscono a formare dei veri tipi umani: l’altezzoso Darcy, il manipolabile…
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La Storia di Elsa Morante (42/1001)
La Storia di Elsa Morante è un romanzo di indicibile bellezza, fatto di personaggi più che di eventi, di istanti più che di trame. Nel descrivere il momento supremo la Morante è maestra. Non c’è morte, fra le tante raccontate nel romanzo, che non sia narrata con delicata partecipazione e…
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Fanny Hill. Memorie di una donna di Piacere di John Cleland (41/1001)
Fanny Hill è una donna di piacere. Un secolo di censura ed uno di pruriginoso disinteresse avrebbero potuto decretare la damnatio memoriae di John Cleland e del suo personaggio. Così non è stato. Anzi, il tempo, che in letteratura infonde ai libri un’aura di legittimità, permette che ci si possa…
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Zio Petros e la congettura di Goldbach di Apostolos Doxiadis (40/1001)
Zio Petros e la congettura di Goldbach di Apostolos Doxiadis è un romanzo sulle passioni. Leggendolo ci si ritrova, senza averlo preventivato, nella mente di un genio. Non è un bel posto; è il regno delle ossessioni monomaniacali, dei pensieri ricorsivi, dell’asocialità e del solipsismo. L’oggetto di ogni attenzione, il…
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Nessun requiem per mia madre di Claudilèia Lemas Dias
Nessun requiem per mia madre è un groviglio di emozioni a stento contenute in un romanzo. La drammaticità del tema balza fuori dalle pagine, si mescola a ricordi o suggestioni personali e brucia nell’anima. La prosa piana, priva di picchi lessicali o strutturali, aiuta nell’immedesimazione. Nel lungo monologo di Genuflessa…
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La fattoria degli animali di George Orwell (39/1001)
La fattoria degli animali di George Orwell fu uno dei miei primi classici. Molti compagni di classe lo odiarono; io, invece, mi innamorai così visceralmente dell’asino Benjamin, dello sfortunato cavallo Boxer e di quasi tutti gli animali, perché allora tali mi sembravano. Le mie prime, confuse nozioni sul comunismo nacquero…
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Mai dimenticare di Michel Bussi
Mai dimenticare che si sta leggendo un libro di Michel Bussi. Qualunque cosa succeda, bisogna continuare a leggere, anche quando sembra che la storia non stia in piedi o che la trama sia un groviglio che non si può disintricare senza giocare sporco. Non scoraggiamoci se ogni capitolo, già nel…
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La felicità è a portata di trolley di Marta Perego
La felicità è a portata di trolley, parola di Marta Perego. Valigia vuol dire viaggio e viaggio vuol dire vita: sedotta da questa equazione mi sono concessa l’acquisto impulsivo di un libro dalla grafica accattivante e colorata. Marta Perego, però, mi ha suggerito una formula diversa, a cui non avevo…
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Coraggio! di Gabriele Romagnoli
“Coraggio!” esorta Gabriele Romagnoli nell’omonimo saggio edito da Feltrinelli. Dà voce ad un’istanza che condivido da tempo: si concede troppa indulgenza alle propensioni naturali. L’incitazione ad “essere se stessi”, ad “essere persone vere” è propria di una civiltà allo sbando. Romagnoli lo spiega chiaramente, ricordando gli sforzi, con cui, da…
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Il castello Rackrent di Maria Edgeworth (38/1001)
Il castello Rackrent di Maria Edgeworth è stato a lungo introvabile. Ormai disperavo di far mia questa storia, iscritta nella lunga lista dei 1001 libri da leggere prima di morire come primo classico dell’Ottocento secondo un criterio schiettamente cronologico. Ci ha pensato Fazi editore a spolverare la patina del tempo da…
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Come sono diventato stupido di Martin Page (30/2017)
Come sono diventato stupido di Martin Page è un libro intelligente. Antoine, il protagonista, si accorge ben presto che la causa della sua infelicità risiede tutta nell’intelligenza: come Flaubert, il suo scrittore preferito, vive di disillusioni continue e conosce la grande difficoltà di vivere cercando un senso in un mondo…
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Metti via quel cellulare di Aldo Cazzullo (29/2017)
Nonostante il titolo apodittico, Metti via quel cellulare non è un saggio apocalittico. Assomiglia, al contrario, ai dialoghi del primo Platone: un Socrate di eccellenza, Aldo Cazzullo, si confronta con i suoi figli, Rossana e Francesco, sul tema scottante della rivoluzione digitale. Inizialmente il fastidio del padre è tangibile: gli…
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Il viaggiatore incantato di Nikolaj Leskov (37/1001)
Il viaggiatore incantato è anche un narratore incantevole. Solo così si spiega il salto spaziotemporale che, grazie a Nikolaj S. Leskov. compiamo fino alla steppa asiatica dell’Ottocento, dove, fra avventura e superstizione, l’io narrante affronta vicissitudini al limite dell’incredibile, che poi, novello Sharazade, racconterà a un pubblico assai curioso. La…
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Nero e amaro di Aldo Costa (28/2017)
Perché non ho aggiornato Bennyland per una settimana? Perché stavo leggendo Nero e amaro. E quando sto con un libro di Aldo Costa il mondo resta chiuso fuori. La suggestione si fa poi soggezione; ripensando alla potenza narrativa di Costa, che con ogni parola scolpisce un universo, mi abbandona ogni…
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Il giro del mondo in ottanta giorni di Jules Verne (36/1001)
Il giro del mondo in ottanta giorni di Jules Verne tiene bene il tempo. Si legge appassionatamente anche oggi, nonostante un buon aereo possa sostituire in maniera assai efficiente i treni, i piroscafi, le navi, gli elefanti che, in maniera rocambolesca, permisero a Phileas Fogg di guadagnare ventimila sterline dopo…
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Breve corso di felicità di Raffaele Morelli (27/2017)
Con Breve corso di felicità, Raffaele Morelli dimostra di aver bene appreso la lezione di Eraclito: tutto scorre. L’infelicità nasce nel tentativo vano di fissare qualcosa che per sua natura è transeunte. Ripetere come dogmi le proprie convinzioni, vivere di principi, di ricordi, di preoccupazioni significa togliere nerbo e forza…
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