Cuore di donna (Carla Maria Russo)





Cuore di donna

Se Carla Maria Russo ha potuto scrivere i suoi romanzi vibranti, se io posso recensirne oggi quello più viscerale, se non lo leggeranno uomini soltanto è perché la storia dell’umanità è puntellata di donne eccezionali che seppero superare i limiti imposti al nostro sesso e conquistare rispetto e ammirazione per motivi indipendenti da quelli, retorici, connessi al focolare.

Lorna Ann Bennett Lockwood, prima avvocata d’America, fu una di loro.

Un’altra è Carla Maria Russo stessa, che ha saputo raccontarne la storia con partecipata attenzione alle emozioni, ai pensieri, alle sfide dell’ambiente culturale in cui operò senza annegarla nell’acido del je accuse o negli schematismi del romanzo a tema.
È palese l’omaggio alle prime donne che seppero dirsi scrittrici in età moderna: Jane Austen presta alla Russo il cognome della sua Elisabeth, Charlotte Bronte le difficoltà di Jane Eyre in collegio.

Già, perché a tessere la trama di questo romanzo meraviglioso c’è un’altra indimenticabile dama: Maria Inez Cortese, che invece subisce a pieno la iattura di essere donna, e di essere una donna bella, in un mondo muscolare.

Maria Barbella, l’immigrata italiana le cui vicende hanno ispirato la Russo, sta alla nostra Maria Inez come Fiore Bertola sta a Lucia Mondella.

A farci fremere e trepidare per il passato e per il futuro di Maria Inez è l’abilità narrativa dell’autrice, che tra lettere, confessioni, flashback e flashforward aggiunge pian piano nuovi pezzi al puzzle della narrazione.

Leggere questo romanzo è facile.

Scriverlo è stato difficilissimo, perché i temi toccati sono tanti (l’educazione, la famiglia tradizionale, la malavita, la corruzione, l’omertà, la religione) e ogni personaggio secondario sembra sempre sul punto di diventar protagonista, tanta è la cura con cui l’autrice ne tratteggia il carattere.

Leggetelo, dunque, se avete voglia di una storia di amore e di morte, di cadute e di riscatto, di passioni e di pressioni.

Studiatelo se volete chiarirvi le dinamiche spietate dell’immigrazione e della questione femminile.

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Pubblicato da Benedetta Colella

Sono Benedetta, quarantenne aquilana innamorata del mondo. Per contatti e collaborazioni, potete scrivermi a benedettacolella(at)gmail.com