Dell’ambiente rustico e approssimativo suggerito dal nome, infatti, la pizzeria Casa dell’orso non ha nulla; al contrario, le sale finemente affrescate ispirano reverenza e rispetto.
Il prezzo del coperto varia a seconda della dislocazione dei tavoli: quelli all’aperto, su un bel prato verde, sono i più economici, quei pochi che insistono sul magnifico chiostro, sapientemente illuminato, costano 2,50 euro, decisamente ben spesi, perché la singolare sensazione di essere ospiti di un ricco monastero non ha prezzo.
Anche la qualità delle pizze è molto alta: la scuola di pensiero è quella napoletana, ma gli ingredienti sono quelli, pregiati, del nostro Abruzzo.
Il risultato è nell’insieme talmente squisito e delicato insieme che anche mia cognata, di solito più morigerata di noi negli appetiti, ha finito per intero la sua buonissima pizza con friarelli e salsiccia.
E che sia stata buonissima posso confermarlo con cognizione di causa, perché ho condiviso con lei scelta e soddisfazione, anche se, impaziente come sempre, mi ero preventivamente rovinata l’appetito con una porzione di olive all’ascolana di qualità industriale.
Standing ovation anche per le altre due pizze al nostro tavolo, molto apprezzate dai nostri uomini: classica e ben condita quella con funghi e salsiccia, insolita e sfiziosa quella con olive e mozzarella di bufala.
In tutti i casi abbiamo verificato un livello di cottura ottimale.
Dulcis in fundo, letteralmente e metaforicamente, la mia tortina al cioccolato, con anima liquida e cuore fondente, il tiramisù e la crema catalana hanno concluso degnamente questa memorabile serata alla pizzeria Casa dell’orso di Palena.
Torneremo a sperimentare il ristorante.
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