Le Acquevive di Taranta Peligna (CH)

Acquevive, di nome e di fatto.

Guardate bene le foto e poi rispondete d’istinto: che vuol dire CH?

Risposta sbagliata: CH non sta per Svizzera.

E allora, dov’è Taranta?

No, non siamo nella verde Austria.

E neppure nel ridente Trentino.

Questo Eden in terra è tutto abruzzese: in provincia di Chieti, in uno dei punti più spettacolari dell’intero parco della Majella, tra l’Aventino che scorre impetuoso, biancheggiante di spume fra le rocce, e mille polle che nascono quasi d’incanto, sotto i piedi, confluiscono in un torrentello d’acqua cristallina e ben presto vanno ad alimentare il grande fiume che gli scorre accanto.

La flora verdeggia rigogliosa in tanto vigore: fiori di ogni tipo, alberi pieni di fronde e tappeti di erba rallegrano rilassanti passeggiate e corse sfrenate.

Il parco fluviale delle Acquevive è per tutti i gusti.

Proprio all’ingresso c’è la zona attrezzata da poco: un bar specializzato in tipicità locali, tavoloni in legno corredati di ombrellone per difendersi dal caldo, giochi per bambini, un geoide più eccentrico che funzionale e, dall’altro lato del ponte, un ulteriore parco giochi, un percorso vita e campo di pallavolo.

E soprattutto, per gli amanti dei picnic, un sontuoso punto barbecue a più fuochi, preludio ad epiche grigliate.

Se però cercate la favola, lasciatevi alle spalle questa zona organizzata.

Arrivate in prossimità di una vecchia casa bianca senza farvi distrarre da cascatelle e ponticelli che animano i bordi del sentiero.

Costeggiate la vecchia casa gialla, superate anche la costruzione bianca, stando attenti a non bagnarvi i piedi nelle polle sul terreno.

Se andate in primavera, pioverà dagli alberi. Proprio così: sono talmente grondanti d’acqua che rilasciano goccioline su goccioline anche se lassù, in cielo, sta splendendo il sole.

Trovate la panchina più sgangherata e sedetevi lì, in silenzio.

Sarà la natura a parlarvi e vi sentirete elfi di bosco esattamente come noi.

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