Il museo Cavallone easy di Taranta Peligna (CH)

WP_20150510_023Cavallone easy: tutto il fascino delle grotte del Cavallone a chilometro (e sforzo) zero.

Un tempo visitai anche io le grotte del Cavallone, quelle vere: lo feci con il cuore in gola, un po’ per l’emozione derivata dal fascino intenso di questo viaggio nel cuore della terra, un po’ per le suggestioni dannunziane che promanavano fortissime dal luogo della sua tragedia più fosca, la figlia di Iorio, un po’ per il brivido della cabinovia, che ti fa volare sulla Maiella sospeso nel vuoto, un po’ per quei quasi trecento scalini, quasi tutti scavati nella roccia, che separano la stazione d’arrivo della cabinovia dal pertugio d’ingresso.

Ci tornerò, forse, quando l’aquila avrà finito la sua cova (l’accesso alle grotte viene inibito per non disturbarla) e i polmoni ritroveranno un po’ di fiato.

Nel frattempo, con gli amici di Borghi d’Abruzzo, ho ritrovato intatto il piacere della visita a Cavallone easy, un piccolo, prezioso museo multimediale, di modernissima concezione, sorprendentemente situato nel centro storico del comune di Taranta Peligna.

Mi attardavo all’ingresso, senza troppe aspettative.

Mi hanno fatto cenno di affrettarmi, e a ragione.

Perché tutti i sensi siano coinvolti, infatti, bisogna riprodurre le sensazioni della visita in quota.

La prima è il brivido della cabinovia.

WP_20150510_015Si serra la porta del museo e, in una suggestione di luci, guida la nostra ascesa la voce sapiente di un cicerone che ci ricorda le storia della grotta. Sappiamo così che, mentre la guerra impazzava in paese, la popolazione trovò scampo lì, a 1600 metri d’altezza, in condizioni di vita impervie.

Per raggiungere il primo piano della bella torre che ospita Cavallone easy, non si ascende per una scala qualsiasi: sono riprodotti, per forma e altezza, gli ultimi venti gradini del percorso reale.

Quello che per i coraggiosi è l’ultimo sforzo, per noi è l’unico.

E si entra nella grotta.

Quando ti si illumina di fronte il panorama che vedresti entrando, con la Maiella baciata dal sole che sorride al di là del foro d’ingresso e i piedi che calcano lo stesso pavimento e gli occhi che assistono alle stesse immagini, la suggestione sale.

Poi ti accomodi in una comoda sala video ed è la grotta del Cavallone, filmata passo passo, a camminarti incontro al di là dello schermo. La finzione cinematografica vien meno e l’anima si emoziona ugualmente.

WP_20150510_021Siamo pronti così per l’ultima sala, in cui è riprodotto un ambiente fittizio della grotta. Qui si può toccare con mano il meglio delle grotte del Cavallone. Un condizionatore d’aria mantiene la temperatura e l’umidità realmente percepiti all’interno della grotta, l’illuminazione è la stessa, ma puoi vedere, e tastare, e attivare pannelli multimediali per conoscere, approfondire, curiosare.WP_20150510_017

E quando esci dall’antica torre che ospita il Cavallone easy, con un moto di sorpresa ricordi che sei nella piazza principale del paese e non sospeso fra terra e cielo come un attimo prima.

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Pubblicato da Benedetta Colella

Sono Benedetta, quarantenne aquilana innamorata del mondo. Per contatti e collaborazioni, potete scrivermi a benedettacolella(at)gmail.com