La Casetta nel Parco, ristorante aquilano

La casetta nel parco è stato il ristorante che più di tutti ha allietato la nostra quarantena.

Il proprietario, Paolo, già famoso in città per le garbate newsletter ai clienti, vere e proprie email formato benessere, aveva messo a punto un servizio da asporto davvero efficace e destinato a sopravvivere alle emergenze.

La soddisfazione di tornare in presenza in quella sala così amata è però tanta…e il parco in cui è immersa, pur nei rigori invernali, profuma già delle lussureggianti atmosfere che ospiteranno le cene d’estate.

Apriamo le danze…

La Casetta nel parco ha una sua inimitabile cifra stilistica, fatta di cordialissimo servizio, sapori dosati alla perfezione e piatti gourmet nell’aspetto ma non nelle porzioni.

Il coperto e una piccola, deliziosa entrèe sono sempre offerti: ricordo una polentina da favola, ma non disdegno certo l’ottima frittatina aromatizzata con cui si è aperto il pranzo di oggi.

Gli antipasti della Casetta nel parco hanno la sostanza dei primi piatti. Per molto tempo abbiamo scelto voluttuosamente delle crepes allo zafferano gravide della migliore ricotta locale, poi abbiamo scoperto quella meraviglia che ha nome “Non è la solita zuppa”, che mette tutto il resto in subordine.

Alla Casetta nel parco “non è la solita zuppa”

Provatela anche se non amate i legumi! le erbe dell’orto e i crostini che la vivacizzano conferiscono all’insieme un gusto antico e modernissimo insieme.

I primi

Sentendoci patriottiche, abbiamo ordinato un primo lusinghiero dal nome Italia 2021, in onore dei successi sportivi che hanno elettrizzato la nostra estate.

Per un attimo ammiriamo la perfezione di questo piatto di gnocchi alle rape rosse con gorgonzola e noci sminuzzate. Dispiace turbare l’impiattamento artistico, ma le ragioni dello stomaco sono più forti di ogni senso estetico! Difficile crederlo: sono più buoni che belli! La leggerezza di questo piatto equilibrato lo rende assolutamente perfetto

La sciarpella, punta di diamante della Casetta nel Parco

La sciarpella, invece, perfetta non è…eppure alla Casetta nel parco si torna soprattutto per lei, per questa bomba calorica esageratamente buona, esageratamente ricca, esageratamente unica! Prendete pasta di salsiccia, aggiungeteci formaggio di prima scelta, come quello del caseificio Cipolloni, tanto per non fare nomi, esagerate con la cicoria (o con la verza, se preferite la versione più “dolce”) e provate a chiudere questo insieme di delizie.

La sciarpella della Casetta nel parco con uno sfizioso contorno a base di patate, carote e pomodori

Poi rinunciate ad imitarla (ci ho provato tante volte anche io, ma non ho la mano né i fuochi dello chef e le salsicce che trovo io in macelleria sono solo una pallida imitazione della carne di primissima qualità offerta dalla Casetta nel Parco) e prenotate un tavolo!

Dulcis in fundo

Non sempre i dolci mi hanno convinto, ma la crema bigusto vaniglia e nocciola che ho provato oggi ha sciolto ogni riserva. I pezzettini di mango e la sbriciolata di noce caramellato, infatti, la rendono davvero unica. Più dolce di questo, stavolta c’è stato solo il conto: zero euro!

Da cliente affezionata, non mi ero persa il concorso a premi di Natale. Il mio è consistito in una cena per due persone, del valore di 50 euro, esattamente la cifra che avrei speso per due antipasti, un primo e due secondi.

E il dolce? Padroni di non crederci: ho vinto anche quello!

Se hai gradito quel che hai letto, regalami un sorriso cliccando “mi piace” sulla mia pagina Facebook

Se cerchi ispirazione, ti invito a visitare anche la pagina Ristoranti e pizzerie

Pubblicato da Benedetta Colella

Sono Benedetta, quarantenne aquilana innamorata del mondo. Per contatti e collaborazioni, potete scrivermi a benedettacolella(at)gmail.com