San Pietro in Bevagna (TA)

A San Pietro in Bevagna se beve e se magna.
Ne sapeva qualcosa l’omonimo Apostolo che, sbarcato nella splendida spiaggia del paese, ottenne miracolosamente un corso d’acqua, onomasticamente detto Chidro, per dissetarsi.
Il miracolo dura tutt’oggi e fa della foce del Chidro, le cui gelide acque si stemperano nelle onde calde del mare, una riserva naturale di grande effetto.
Il centro, che non è storico, è decisamente insolito.
Tutto è piazza.
Si tratta di un’area sterminata, tagliata a metà dalla statale, e completamente invasa da tavolini.

Movida a San Pietro in Bevagna

Non c’è capriccio culinario che non venga soddisfatto a San Pietro in Bevagna: ristoranti, bar, gelaterie, creperie, macellerie, ristopescherie, chioschetti di frutta un po’ ovunque.
Dove il mare è bello e il cibo è buono si può essere infelici?
Proprio no, e infatti la musica, le risate, l’allegria che traspare sul volto di turisti e abitanti costituiscono parte integrante della bellezza del luogo.
Isolata e bellissima, la chiesa di San Pietro, ricavata da una antica torre saracena, diffonde musica sacra e, con i suoi altoparlanti, fa arrivare le parole della Santa Messa anche a chi non vorrebbe ascoltarle.
Se all’inizio questa interpretazione cattolica dei canti del minareto mi ha affascinato per l’evidente ascendenza araba del fenomeno, dopo una domenica di litanie ininterrotte le mie orecchie invocavano pietà.
Poco discosta, una fresca pineta offre refrigerio ai molti bagnanti che non si servono dei pochi lidi attrezzati e preferiscono la spiaggia libera, tutta dune.
Al di là, scintilla al sole un mare cristallino, in cui si dilatano tutti i colori dell’azzurro.

Il mare di San Pietro in Bevagna

Rispetto ai paesi vicini, Torre Lapillo e Porto Cesareo, che mi sono sembrati carnai invivibili, San Pietro in Bevagna a fine luglio è un luogo animato, ricco di stimoli e tuttavia ancora a misura d’uomo.
Godiamocelo così prima che l’inevitabile richiesta turistica lo snaturi in un ennesimo divertimentificio senz’anima.

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Pubblicato da Benedetta Colella

Sono Benedetta, quarantenne aquilana innamorata del mondo. Per contatti e collaborazioni, potete scrivermi a benedettacolella(at)gmail.com