La Trattoria Ferri di Vasto

Aggiornamento 2024

Stessa gestione, stesse ottime materie prime, stessa atmosfera rustica. Ecco le foto del pasto di oggi: standing ovation per i paccheri ai crostacei. Se però non avete mai assaggiato il loro brodetto, non cedete alle suggestioni del menu e regalatevi quell’esperienza unica.

WP_20150524_011Alla Trattoria Ferri di Vasto si è degnamente festeggiato il genetliaco della mia comarella.

Dal momento dell’invito a quello del pranzo, avrò sentito almeno una decina di conoscenti vantarsi di aver assaporato lì, nella terrazza sul porto, un brodetto divino.

La mamma della festeggiata, poi, ha molto contribuito ad accrescere le aspettative descrivendomi la freschezza del pesce e la ricchezza del menu.

Avevano tutti ragione.

Panorama sul porto
Panorama sul porto

Eppure, secondo me, la Trattoria Ferri non si radica nel ricordo per l’indubbia qualità delle portate, ma per un piano marketing eccezionale.

Il locale è molto più rustico di quel che si pensi.

Appena arrivati, veniamo dotati di un bavaglione gigante per proteggere gli abiti, che ci fa regredire immediatamente all’età infantile.

WP_20150524_003 (2)Torniamo bambini, sì.

E i bambini sono attratti dalla tv.

Quella della Trattoria Ferri, gigantesca, è appesa come un quadro alla parete e non si sintonizza sui canali tradizionali.

La osserviamo distrattamente, pensando di seguire un programma di cucina, fino a quando il piatto diligentemente preparato dalle cuoche della tv non ci plana davanti agli occhi. Solo allora capiamo che stiamo osservando le stanze, altrove segrete, dove la ricetta prende forma.

Antipasto freddo...
Antipasto freddo…
...e caldo
…e caldo

Dal punto di vista sociologico, è una nuova frontiera, un “Grande Fratello” di se stessi in cui l’attore coincide con lo spettatore.

Dal punto di vista gastronomico, è una sicurezza: anche se nessuno di noi è rimasto ipnotizzato a guardare l’affaccendarsi dei cuochi, la possibilità di controllare tutto passo dopo passo ben depone a favore dell’insieme.

L’antipasto freddo è composto da triglia all’acquapazza (condita cioè con un sughetto di acqua, prezzemolo, olio e pomodoro), alici in scapece (cioè prima fritte e poi marinate), insalata di mare e granchio gratinato.

Preferisco la parte calda: parmigiana di pesce (squisita!), tortino ittico alle patate e capasanta gratinata. Nel mescolarsi agli ortaggi, infatti, il sapore del mare viene addomesticato e addolcito in maniera prelibata.WP_20150524_005

Le mezzemaniche alla pescatora sono un’occasione per servire altro pesce: in questa ricetta, infatti, il grano ha una quota minoritaria. Che differenza con certi ristoranti locali in cui con questa denominazione si intendono padellate di pasta con due o tre scampetti dispersi nel sugo!

L’arrosto e il fritto non sono accolti con l’entusiasmo che meriterebbero. Del resto siamo ormai sazi: a rivedere adesso le foto mi pento retroattivamente per non aver attinto di più dal ricco piatto di portata.WP_20150524_010

Per la bellissima torta di compleanno, finemente decorata in tre dimensioni e deliziosamente farcita, la Trattoria Ferri non ha merito: Concetta l’ha acquistata a parte, da un’amica pasticcera.

È comunque la degna conclusione di un pranzo luculliano.

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Pubblicato da Benedetta Colella

Sono Benedetta, quarantenne aquilana innamorata del mondo. Per contatti e collaborazioni, potete scrivermi a benedettacolella(at)gmail.com