Il ristorante Il loggiato a Bagno Vignoni (SI)

Non avevamo preventivato di intattenerci al ristorante Il loggiato di Bagno Vignoni: da casa avevamo selezionato un localino negli immediati dintorni noto per i suoi ricchi taglieri e le sue verdure sottolio.
Faceva freddo, però, lì a Bagno Vignoni.
Il desiderio di un pasto caldo ci ha spinto ad ignorare le più elementari regole di prudenza e ad avventurarci nel ristorante che più stuzzicava le nostre fantasie culinarie.
Il loggiato, poi, condivide lo stabile con una piccola, deliziosa libreria, che, per osmosi, ha trasmesso la mia simpatia dal libro al cibo.
Il loggiato di Bagno Vignoni occupa un locale molto caratteristico, in origine probabimente non adibito ad abitazione, ma restaurato in modo attento e caratteristico.
Le due piccole sale sono arredate in maniera rustica e celermente servite da un giovane simpatico e attento.
Io ho ordinato un crostino di lardo e pecorino e una polenta cacio e pepe.
Mi è parso di mangiare due volte lo stesso piatto.
Nel crostino, il sapore dell’impalpabile fettina di lardo era zittito da quello, prepotente, del pecorino fuso sopra.

Il crostino di lardo e pecorino al ristorante Il loggiato di Bagno Vignoni

Nella polenta, tagliata a strisce sottili e praticamente insapore, il pepe quasi non si sentiva nel mare di formaggio fuso che cercava di dare un senso a un piatto molto lontano da quel che avevo sognato.

La polenta cacio e pepe al ristorante Il loggiato di Bagno Vignoni

Non ho trovato consolazione nemmeno nelle mie solite escursioni fra le scelte di mio marito, che ha scelto il mio stesso, insoddisfacente crostino e una ribollita che ho trovato disgustosa, con quel pane semimacerato a bagno in una minestra di verdure assai dissimile non solo da quelle, buonissime, che mangiai altrove, in Toscana, ma anche da quella, discreta, che sono solita preparare a casa ogni volta che dal fruttivendolo trovo il cavolo nero.

La ribollita del ristorante Il loggiato di Bagno Vignoni

In queste condizioni, non è stato poi gran danno constatare che le porzioni sono piuttosto ridotte.
Anche i prezzi non sono esorbitanti: 32 euro complessivi per due crostini, due primi e una bottiglia d’acqua sarebbero una spesa ragionevole se il cibo fosse buono.

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Pubblicato da Benedetta Colella

Sono Benedetta, quarantenne aquilana innamorata del mondo. Per contatti e collaborazioni, potete scrivermi a benedettacolella(at)gmail.com