Raggiungere la struttura, che include case vacanze e campi da gioco, non è impresa semplice, soprattutto di notte, quando, nel buio assoluto in cui sprofonda Santa Maria dei Centurelli, si individuano facilmente le luci, ma non altrettanto la strada, a tratti sterrata, che lì conduce.
Ora, però, abbiamo imparato il tragitto e all’Agriturismo Centuria torneremo spesso.
Perché?
Perché si mangia benissimo.
Non so dirvi quanto si paghi normalmente, perché noi abbiamo partecipato ad una serata sullo zafferano con il prezzo calmierato a 25 euro in tutti i ristoranti aderenti.
La cena è cominciata con crostini di lardo: non si usano più, il Pensiero Unico Salutista li ha messi ai margini, ma quanto sono buoni!
Ottime pizze fritte, bollenti e non unte, hanno accompagnato la scalata ai salumi e, più ancora, agli ottimi formaggi.
Dopo i tradizionali legumi della zona, sapientemente cucinati al sapor di zafferano, ci è stato proposto un fungo ripieno, sempre a tema, che contendeva alla polenta di contorno la palma di miglior piatto in tavola.
Il primo, uno scrigno di crepes che custodisce cremosa ricotta nel ricco ripieno, ha strappato un mugolio di piacere anche al commensale più restio agli entusiasmi.
E il medaglione di vitello in crosta ha ricondotto sulla retta, onnivora via anche l’amico che da qualche tempo guarda con interesse alle teorie vegetariane.
Non mi aspettavo nulla dal sorbetto allo zafferano previsto a chiusura pasto e invece per intensità di gusto e piacevolezza strutturale è stato degna conclusione della superba cena.
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