Cuccioli per i Bastardi di Pizzofalcone di Maurizio De Giovanni (54/2015)

Cuccioli per i bastardiIn fondo, sono un po’ Cuccioli anche loro, i Bastardi di Pizzofalcone di Maurizio De Giovanni.
Sono uomini e donne che si riaffacciano alla vita un po’ impauriti e un po’ fiduciosi, dopo la notte, dopo l’infamia, dopo la depressione; sono loro i rapidi entusiasmi e le sùbite disillusioni dei bambini e dei folli.
L’agente Aragona, che gioca a fare il poliziotto da film, con i suoi occhialoni e i suoi miti hollywoodiani non è più indifeso del piccolo William, che gli ha chiesto aiuto.
La piccola Giorgia, che lotta fra la vita e la morte, non ci commuove più di Romano, che in lei vede la figlia che non ha avuto, la redenzione da ogni sua colpa.
E le due storie in cui Maurizio De Giovanni ci proietta ci fanno palpitare per una giovane donna uccisa, per una neonata agonizzante, persino per un gruppo di animali randagi reietti da tutti, ma non dall’autore, che pure ci ammonisce, in un affresco centrale apparentemente indipendente dal resto del romanzo, che Napoli è femmina e quindi languida, maliarda, ingannatrice e che in lei si annidano altre storie possibili, narrate dalla voce farneticante di un pedofilo, di uno sfruttatore, di un’aguzzina.
L’Amore che si fa violenza e sopraffazione, nell’ottica straniante dell’assassino, è tema assai caro a De Giovanni; Napoli che, sullo sfondo, palpita e cresce è città d’amore e quindi patria privilegiata in Cuccioli per i Bastardi di Pizzofalcone.
Lojacono, che è siciliano, non sempre decritta bene le dinamiche di quartiere; per questo si fa sopraffare dalla folla di condomini che gli muove addosso per proteggere il mariuolo di turno in un quartiere dove il vero nemico è lo Stato. Non sempre, però, l’abominio rimane circoscritto nelle periferie, perché l’animo umano non cambia al cambiare del conto in banca.
E alla fine di tutto ci si ritrova sempre alla domenica sera, quando la settimana lavorativa incombente si apre come un baratro e non sempre i ricordi del dì di festa aiutano ad affrontarlo. Lojacono, il mio caro Lojacono, sarà di nuovo di fronte a un bivio che credeva già varcato. Speriamo che stavolta devii verso la luce.
Cuccioli per i Bastardi di Pizzofalcone è un romanzo gradevole, leggermente sottotono rispetto alle vette a cui Maurizio De Giovanni ci ha abituato e tuttavia necessario, perché nella coralità dell’azione nessuno giganteggia solo quando sono alti tutti.

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Pubblicato da Benedetta Colella

Sono Benedetta, quarantenne aquilana innamorata del mondo. Per contatti e collaborazioni, potete scrivermi a benedettacolella(at)gmail.com