Il Park Hotel Valle Clavia di Peschici è la struttura col peggior rapporto qualità-prezzo in cui mi sia imbattuta negli ultimi anni.
La struttura
E lo dico ormai pacificata, mentre sulla meravigliosa terrazza panoramica ammiro la bianca Peschici protesa sul mare, suo spasimante, che da basso le canta la serenata.
Non nutrivo pensieri poetici all’arrivo, quando, dopo un check in fra i più caotici che ricordi, siamo stati accompagnati fuori dalla struttura principale, in una buia e ingombra family room.
Non era quello che avevamo chiesto.
Non era quello che avevamo pagato.
Dalla reception accolgono, con qualche fastidio, le nostre proteste e ci propongono una camera veramente ampia, bella e ben arredata con vista piscina.
Qui finiscono le note positive.
Gialle, fredde, amare acque.
Già, perché la suddetta piscina, pur maniacalmente tenuta da un bagnino in lotta perenne con le foglie del giardino, era all’ombra tutto il pomeriggio.
Immaginate la temperatura dell’acqua: ecco perché è sempre vuota!
Il mare non è d’aiuto: il combinato disposto fra sabbia, acqua bassa e inquinamento ne fa una pozza giallastra che non invoglia e che rende del tutto superfluo l’ombrellone in quattordicesima fila (sic!) che ci è stato riservato.
La mensa
chiude il cerchio una ristorazione di sussistenza che nulla ha a che fare con la ghiotta cucina pugliese: sale e panna non riescono a mascherare la pochezza delle materie prime. Qualche esempio? Nelle orecchiette con “dadolata” di tonno, abbiamo distinto sì e no un pezzettino di pesce nel piatto di mio marito, nessuno nel mio. Negli spaghetti allo scoglio di abbondanti c’erano solo le conchiglie vuote. Un po’ meglio va con i piatti a base di carne, un po’ peggio con le bevande: vino ritravasato a oltranza nelle bottiglie (solo due volte stappate davanti a noi), Cocacola con un intollerabile retrogusto di ananas (sic!).
I camerieri, in linea di massima non madrelingua, fanno quel che possono.
Il prezzo
Il problema è che il Park Hotel Valle Clavia è un 4 stelle e come tale si fa pagare! Per tre giorni in all inclusive ci sono stati chiesti, su consulto telefonico, 510 euro, 100 in più, cioè, del prezzo proposto da Booking, con cui abbiamo infine effettuato la prenotazione.
Ce ne siamo pentiti.
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