La locanda del puledro impennato a L’Aquila

La locanda del puledro impennato si è materializzata alla periferia ovest di L’Aquila direttamente dal regno del signore degli anelli.
L’atmosfera non ne ha risentito: il piccolo locale è arredato come un sogno fantasy.
Alla mia età, però, non si baratta più la comodità con la suggestione: quando mi sono vista indicare un piccolo tavolo a forma di botte raggiungibile solo con alti sgabelli da bar il cuore ha perso un battito.

La locanda del puledro impennato: particolari


Il proprietario, con i suoi modi tra il brusco e il lusco, su nostra richiesta e dopo lunga meditazione ci ha dirottato all’esterno, in una panca da sagra paesana a cui devo, grazie anche ai primi freddi di inizio settembre, un discreto mal di schiena.
Ho da subito adorato la passione, i sogni e l’entusiasmo dello staff giovane, che ha scommesso su un menu breve fatto di bruschette e arrosticini.
No, non fatevi attrarre come noi da quel panino sapidamente descritto.
Lo so che non è semplice resistere a un condimento di salsiccia spalmata più pancetta, più pomodori più insalata, da imbastardire ulteriormente con la salsa barbecue, la maionese e/o il ketchup (salse non comprese nel prezzo)
Io non ci sono riuscita, e ho sbagliato.
Ho grandemente sbagliato, perché l’alternativa a questo mappazzone tutto pane bruciacchiato e parco companatico sono arrosticini fra i più buoni che abbia mai assaggiato.
Ho adorato quelli al pollo, fatti di tocchetti ben grigliati fuori e ancora morbidi dentro, ma non ci hanno di certo deluso quelli di castrato, anch’essi extralarge.
Le patate di Montereale, fritte con la buccia, ci erano state descritte con entusiasmo, ma, forse anche per i tempi biblici del servizio, a noi sono arrivate già un po’ fredde e gommosette.
Se volete concedervi le bruschette, non lesinate.
La differenza di qualità fra quelle, tristanzuole, con un’anonima salsa al tartufo e quelle, squisite, alla montanara (con funghi, tartufo e salsiccia) è ben superiore alla forbice dei prezzi.
Portandoci il conto, il proprietario si è vantato che a La locanda del puledro impennato si mangia bene e si paga poco.
Io invertirei i termini della questione: noi abbiamo mangiato poco e pagato bene, o almeno profumatamente.
I 58,50 euro per due bruschette, due patatine, due panini e 16 arrosticini, un’acqua, una cocacola e una birra, un tiramisù e due caffè hanno riassorbito completamente la cortese gratuità dei coperti e del servizio.

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Pubblicato da Benedetta Colella

Sono Benedetta, quarantenne aquilana innamorata del mondo. Per contatti e collaborazioni, potete scrivermi a benedettacolella(at)gmail.com