Aggiornamento 2020: Nulla è cambiato
Trattoria Fore le mura di Assergi: per fortuna esistono ancora locali così.
Mangiar bene in un clima di cordialità, a prezzi popolari: questa è l’antica, vera ospitalità abruzzese e Franchino, il proprietario, ne è l’erede diretto.
La via per raggiungere il locale è stretta e ripida: conviene parcheggiare a valle, vicino alla sede del Parco Nazionale, e far due passi a piedi. Non preoccupatevi delle calorie perse nella salita: le recupererete tutte con grande delizia.
Franchino ci accoglie con modi paesani e sorriso schietto: vuol sapere di noi, ci racconta di sé.
Ci mettiamo poco a scioglierci, complice anche il caminetto a pellet miracolosamente acceso in questo freddissimo 27 maggio. Ben presto acquisiamo anche noi l’aria distesa degli altri avventori, quelli che già sanno di potersi fidare.
Ci invogliano gli antipasti dei vicini e li chiediamo anche per noi.
In uno stesso piatto rivaleggiano in sapore e colore melanzane, zucchine, funghetti, ceci, patate, prosciutto, formaggio e salame. Di solito c’è anche il peperone, ma ho preventivamente chiesto di farne a meno. Non finisce qui: arriva, da dividere per due, un’antipastiera di cibi caldi con bruschetta all’olio, ottime polpettine e spuntature di maiale all’arancia.
“Che ve magnate?” torna a chiederci Franchino, col dialetto ostentato di chi si sente in famiglia.
Presto detto: pappardelle con funghi e tartufo per me, pappardelle con funghi porcini e salsiccia per l’amico Gianfranco, immortalato un attimo prima dell’assaggio.
Sono dei veri e propri piatti unici, ben conditi, abbondanti, squisiti.
Io mi arrendo subito e rinuncio al secondo. Per meglio dire, fingo di arrendermi perché poi faccio man bassa degli arrosticini e della cicoria di Gianfranco. Sfido voi a trattenervi dopo averne sentito l’odore: sono buonissimi, così morbidi e saporiti, e quella cicorietta di campo, con il suo gusto asprigno, ci sta proprio bene.
È buona anche la torta della casa: un pandispagna freschissimo, farcito a due livelli con dell’ottima crema e ingentilito da una copertura leggerissima di panna. Si scioglie in bocca…
Il conto non ci è funesto: 35 euro complessivi per due antipasti, due primi, 12 arrosticini, una ricca porzione di cicoria, un dolcino e un caffè.
Uscendo dal locale, siamo nella condizione di spirito per apprezzare la location, stretta fra le antiche mura di Assergi, perfettamente restaurate, e i boschi ameni che caratterizzano questo luogo meraviglioso alle porte del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.
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