Orgoglio e pregiudizio di Jane Austen (44/1001)
Orgoglio e pregiudizio è uno di quei pochi classici che ha qualcosa da dire ad ogni tipo di lettore, a prescindere dall’età, dal sesso e dal bagaglio culturale. Lo stile brioso, i dialoghi accesi, la caratterizzazione profondissima dei personaggi contribuiscono a formare dei veri tipi umani: l’altezzoso Darcy, il manipolabile…
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Un artista del mondo effimero di kazuo ishiguro (36/1001)
Un artista del mondo effimero di Kazuo Ishiguro è un affresco sulla società giapponese del secondo dopoguerra, piacevole, ma a mio avviso non paradigmatico come suggerirebbe l’inserimento dell’opera nella lista dei 1001 libri da leggere prima di morire. Il romanzo indaga sulle interferenze fra talento e conformismo, tra merito e…
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Ragione e sentimento di Jane Austen (33/1001)
Lo temevo ed è successo: riprendere in mano Ragione e sentimento mi ha risucchiato di nuovo nella Jane Austen-mania. Ho passato i miei venti anni a leggere, rileggere, compulsare tutti i libri della Austen, stupita ogni volta di trovare in tanta semplicità di lessico e trama quelle mille piccole osservazioni…
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Le correzioni di Jonathan Franzen (32/1001)
Con una certa vergogna ripenso che, dopo poche pagine di lettura, ho definito frettolosamente “una pizza” Le correzioni di Jonathan Franzen. Le descrizioni precise fino al dettaglio, esasperate anche dalla voce impostata di Vinicio Marchioni, mi erano sembrate insostenibili. Sbagliavo: è proprio nel dettaglio che Franzen dissacra il sogno americano.…
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Therese Raquin di Emile Zola (26/1001)
Therese Raquin è un romanzo claustrofobico. Il capolavoro di Emile Zola ci presenta, infatti, un’umanità stolida e sordida, incapace di uscire da se stessa e dalle proprie invereconde pulsioni, buia e chiusa come la casa umida e scura che ne è referente oggettivo. Zola, insomma, toglie luce alle stanze e…
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Al culmine della disperazione di Emil M. Cioran (23/1001)
Fu l’insonnia a portare Emil M.Cioran al culmine della disperazione, suggerendogli pensieri di cupa insoddisfazione e di compiaciuto pessimismo. Io non conosco l’insonnia. Conosco, e bene, il suo contrario: la crudeltà della sveglia, la lotta impari della ragione con un corpo che anela ancora all’oblio, il sonno incombente a confondere…
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La signora di Wildfell Hall di Anne Bronte (22/1001)
Il segreto della signora in nero è presto svelato: in Italia il romanzo è edito con il titolo La signora di Wildfell Hall. Pur non essendo, dunque, un libro introvabile, mi sfuggì quando, attorno ai venti anni, lessi furiosamente tutto quel che riuscii a reperire delle grandi scrittrici inglesi dell’Ottocento.…
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Michael Kohlhaas di Heinrich von Kleist (21/1001)
Michael Kohlhaas è un Heinrich von Kleist di carta e inchiostro. Condivide col suo creatore la iattura di perseguire la giustizia fino a farsene perseguitare, non perché creda all’innocenza del mondo, ma perché è tanto allergico alle soperchierie da farsi soperchiatore lui stesso per vendicarsene. Eccolo di fronte all’arrogante pretesa…
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Il ritorno del soldato di Rebecca West (19/1001)
Di Rebecca West George Bernard Show ebbe a dire: “Sa usare la penna come me, e in modo molto più feroce“. In effetti la affilata conclusione di Il ritorno del soldato è disarmante nella sua inconsapevole crudeltà. All’inizio le descrizioni doviziose di paesaggi, profumi, sapori, colori della campagna inglese mi sono sembrate…
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Stupore e tremori di Amelie Nothomb (18/1001)
Con stupore e tremori i giapponesi osservavano l’imperatore. Con stupore e tremori i lettori si avvicinano alle storie cerebrali di Amélie Nothomb, certi che nella prosa sulfurea di questa autrice ci sarà qualche concetto che striderà con le loro convinzioni ancestrali e le limerà. Di Amélie Nothomb ho letto proprio…
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Donne eccellenti di Barbara Pym (13/1001)
Donne eccellenti di Barbara Pym ha una curiosa peculiarità: per quanto la lettura possa risultare gradevole, basta appoggiare il libro sul comodino per azzerare ogni desiderio di riprenderlo in mano. Quando, dopo periodi variabili da settimane a mesi, si ricomincia la lettura, essa torna fluida, senza necessità alcuna di un raccordo…
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ll bambino che non sapeva mentire di M.J. Hyland (4/1001)
Il bambino che non sapeva mentire di M.J.Hyland mente in realtà molto bene. Non è il solito romanzo straniante in cui il mondo è visto “con gli occhi di un bambino”: c’è qualcosa di malsano, di morboso nel racconto che John Egan fa della sua esistenza, al punto che ad…
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