Mi riconosci di Andrea Bajani (9/2015)
Dal punto di vista del lettore, Mi riconosci di Andrea Bajani è un libro voluttuoso, non tanto per la forma narrativa, una sorta di lettera aperta post mortem ad Antonio Tabucchi, apostrofato con un tu ossessivo, quanto per gli aneddoti e i particolari di un’amicizia letteraria svelati senza filtri e,…
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Una lunga notte di Maurizio De Giovanni e Alessandra D’Antonio (8/2015)
Una lunga notte è un libello troppo breve in cui Maurizio De Giovanni si fa generosamente talent scout di una scrittrice ignota al grande pubblico, Alessandra D’Antonio, e del suo racconto pieno di ritmo e fantasia. Lo fa da par suo, cofirmando un librettino impreziosito da una sua storia che…
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La strategia del tango di Paolo Restuccia (7/2015)
La strategia del tango: muoversi un passo avanti e due indietro, sembrar sempre sul punto di estirpare piaghe sociali irredimibili o di conoscere misteri inconfessabili. È il movimento ondulatorio con cui, in Occidente, si gira intorno ai problemi senza mai colpirli al cuore, o almeno così allegorizzava un politico afghano…
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Il peso di Liz Moore (6/2015)
Il peso di Liz Moore è un romanzo che ha ritmo, fatto di parole piene, precise, chirurgiche nella loro apparente semplicità. Era dai tempi di Stoner di John Williams che un libro non mi stregava tanto senza far ricorso alle solite spezie che insaporiscono spesso i libri di poca qualità…
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La relazione di Andrea Camilleri (5/2015)
Leggevo La relazione aspettando la caduta di stile. Quando Andrea Camilleri scrive per Mondadori, di solito ne approfitta per sfogare le sue fantasie deteriori: se già gli ultimi due libri, pur editi da Sellerio, giacevano abbandonati nelle retrovie della mia libreria, che cosa avrei dovuto aspettarmi da questo? Eppure pian…
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Non son degno di tre di Jon Rance (4/2015)
Non son degno di tre gode di buona quanto usurpata fama. Jon Rance viene considerato un nuovo Hornby che si fa, per di più, portavoce delle insicurezze maschili e, con queste credenziali, è fortemente sponsorizzato dalla casa editrice. Io ho trovato noioso il libro, odiosi i personaggi, banale lo stile.…
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La pizza per autodidatti di Cristiano Cavina (3/2015)
La pizza per autodidatti di Cristiano Cavina mi ha sedotto sugli scaffali della libreria. La copertina in cui campeggiava una pizza a forma di cuore spezzato, il formato ideato per occupare una sola mano, l’alternanza dei pieni e dei vuoti nelle pagine mi sono parsi perfetti. L’argomento, poi, non poteva…
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Lacci di Domenico Starnone (2/2015)
Lacci si inserisce coerentemente nella poetica di Domenico Starnone, tesa ad indagare tutte quelle sovrastrutture che si credevano eterne e non sono sopravvissute alla tempesta del Sessantotto. La famiglia, cuore pulsante delle nevrosi di ogni adulto, viene qui destrutturata ai minimi termini e Starnone riesce credibilmente a dar voce ai…
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Mare d’inverno di Grazia Verasani (1/2015)
Mare d’inverno di Grazia Verasani è ambientato sulla riviera romagnola a Capodanno e, per una fortunata coincidenza, l’ho letto proprio il primo gennaio, giorno di speranze e delusioni, in cui si annusa l’anno nuovo scoprendolo in tutto simile al precedente. Con le tre amiche protagoniste del romanzo, donne fra loro…
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Lemonade (Nina Pennacchi)
Lemonade, fresco e acre come una limonata, è un romanzo perfetto per i periodi di festa. Si legge d’un fiato, senza intervalli: la notte si mescola al giorno mentre scorrono le pagine e si dipana davanti agli occhi una trama coinvolgente che, non fosse per lo stile garbato e sostenuto,…
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Ho ucciso il cane nero. (R. Gervaso e la depressione)
Roberto Gervaso è stato per anni il mio autore preferito. Cinquanta libri ha scritto, cinquanta ne ho letti. Sulla sua prosa polita ho sbozzato la mia, dall’ironia dei suoi aforismi ho imparato la vita. Immaginate allora con che curiosità, di più, devozione, mi sono abbeverata alle pagine della sua autobiografia:…
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Gelo per i Bastardi di Pizzofalcone (M. De Giovanni)
Gelo per i Bastardi di Pizzofalcone. Gelo per i loro lettori. Il freddo dell’odio che si mischia al calore dell’ammirazione; il sollievo del mistero svelato e la sottile angoscia che sempre prende nell’accomiatarsi da un libro potente. Esiste qualcosa più terribile di una violenza perpetrata fra le mura di una…
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Incontro con Pino Roveredo
Soffusa come la luce di un abat-jour, la voce di Pino Roveredo illumina ma non irradia. Invano cercheresti nel suo sguardo tracce delle antiche intemperanze: i suoi occhi sono sfingi, il suo volto non tradisce emozioni. Una delusione per chi è venuto qui, alla libreria Mondadori di Maccarrone, a L’Aquila,…
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Incontro con Valeria Luzi
Valeria Luzi irrompe fra il pubblico con la sicurezza di chi ha visto il suo primo libro troneggiare fra i bestseller e con l’umiltà di chi non dimentica la gavetta or ora ultimata. Ha una fisicità impattante: tacchi alti su gambe chilometriche, capelli curati, abbigliamento sobrio ma di classe, sorriso…
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Io viaggio da sola (M. Perosino)
Per lavoro e per passione sono abituata a dialogare con autori morti da tempo. Raramente, però, ho provato la stessa sensazione di lutto e perdita che ho vissuto leggendo Io viaggio da sola di Maria Perosino a soli quattro mesi dalla scomparsa dell’autrice. Mi riempie di rammarico, cioè, l’idea di…
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I love shopping a Hollywood (S. Kinsella)
Con Sophie Kinsella ho contratto un debito di gratitudine. Soffrivo anche io di acquisti compulsivi e il suo primo libro, I love shopping, se non mi ha insegnato a ridurre le spese impulsive, mi ha trasmesso un messaggio lapalissiano solo in apparenza: per non andare in rosso “o spendi di…
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Dannati (G. Cooper)
Glenn Cooper colpisce ancora. Esulti chi considera la bibliomania una malattia pericolosa: è stato scoperto un antidoto efficacissimo: basta sottoporre il libridinoso irriducibile alla lettura coatta di Dannati. Poche pagine al giorno e quella trama caotica, contraddittoria e sconclusionata lo porterà dallo sbadiglio alla narcosi al ripudio della lettura. Si…
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1001 cose da vedere in Italia (G. Ortolano)
Prima sfida, persa in partenza: riuscire a non comprare “1001 cose da vedere in Italia almeno una volta nella vita”. La grafica allettante, i luoghi affascinanti descritti in poche e succose parole, la carta di riciclo leggera, la copertina chiassosa hanno calamitato subito la mia attenzione. Il prezzo, 5,90 euro,…
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I clienti di Avrenos (G. Simenon)
La Turchia ti impregna l’animo. Simenon c’è stato nell’estate del 1933 ad intervistare Lev Trotskji e non si è liberato da quel senso soffocante di dissoluzione e dissolutezza che, per esorcizzare, ha dovuto trasferire su carta. La storia che fa da sfondo a “I clienti di Avrenos” è solo un…
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L’uomo che metteva in ordine il mondo
La mia amica Simona mi ha dato un suggerimento letterario difficile da ignorare, non solo perché i nostri gusti spesso coincidono, ma anche, perché, da donna volitiva qual è, non si è limitata a consigliarmi “L’uomo che metteva in ordine il mondo” di Fredrick Backman, ma me lo ha proprio…
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