Al culmine della disperazione di Emil M. Cioran (23/1001)
Fu l’insonnia a portare Emil M.Cioran al culmine della disperazione, suggerendogli pensieri di cupa insoddisfazione e di compiaciuto pessimismo. Io non conosco l’insonnia. Conosco, e bene, il suo contrario: la crudeltà della sveglia, la lotta impari della ragione con un corpo che anela ancora all’oblio, il sonno incombente a confondere…
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La signora di Wildfell Hall di Anne Bronte (22/1001)
Il segreto della signora in nero è presto svelato: in Italia il romanzo è edito con il titolo La signora di Wildfell Hall. Pur non essendo, dunque, un libro introvabile, mi sfuggì quando, attorno ai venti anni, lessi furiosamente tutto quel che riuscii a reperire delle grandi scrittrici inglesi dell’Ottocento.…
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Pane per i Bastardi di Pizzofalcone di Maurizio De Giovanni (44/16)
No, la mia non è stata una maratona di lettura, anche se oggi non ho deposto mai il nuovo libro di Maurizio De Giovanni, Pane per i Bastardi di Pizzofalcone. Ho cominciato a leggerlo al parcheggio della libreria. L’ho sbirciato di sottecchi nei secondi di attesa fra l’uno e l’altro…
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Michael Kohlhaas di Heinrich von Kleist (21/1001)
Michael Kohlhaas è un Heinrich von Kleist di carta e inchiostro. Condivide col suo creatore la iattura di perseguire la giustizia fino a farsene perseguitare, non perché creda all’innocenza del mondo, ma perché è tanto allergico alle soperchierie da farsi soperchiatore lui stesso per vendicarsene. Eccolo di fronte all’arrogante pretesa…
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L’estate fredda di Gianrico Carofiglio (43/16)
L’estate fredda ha il marchio di fabbrica di tutti i romanzi di Gianrico Carofiglio: la divagazione metaletteraria sulla lingua e sui suoi abusi. A questa si aggiungono altre costanti stilistiche che tolgono sorpresa ma non fascino ai romanzi di Carofiglio: un personaggio in bilico fra bene e male, una libreria ben…
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Seta di Alessandro Baricco (20/1001)
Alessandro Baricco si ama o si odia. Io lo amo e lo odio contemporaneamente. Amo in lui il divulgatore facondo, l’animale da palcoscenico, il narratore empatico; odio il romanziere poco ispirato, lo stilista di parole senza sostanza, il facitore di best seller senza anima. Seta non sfugge all’assioma. Non so…
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Il ritorno del soldato di Rebecca West (19/1001)
Di Rebecca West George Bernard Show ebbe a dire: “Sa usare la penna come me, e in modo molto più feroce“. In effetti la affilata conclusione di Il ritorno del soldato è disarmante nella sua inconsapevole crudeltà. All’inizio le descrizioni doviziose di paesaggi, profumi, sapori, colori della campagna inglese mi sono sembrate…
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Il corpo grande di Francesca Mazzucato (42/16)
Jess Spring non esiste. Esistono però tante Jessica Primavera, umiliate da un corpo troppo grande per gli standard della società e costrette negli stereotipi della Cicciona Buontempona o della Venere Dissoluta. L’accettazione di sè passa per la scoperta che grasso non significa né brutto né malato. Francesca Mazzucato ha studiato…
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Stupore e tremori di Amelie Nothomb (18/1001)
Con stupore e tremori i giapponesi osservavano l’imperatore. Con stupore e tremori i lettori si avvicinano alle storie cerebrali di Amélie Nothomb, certi che nella prosa sulfurea di questa autrice ci sarà qualche concetto che striderà con le loro convinzioni ancestrali e le limerà. Di Amélie Nothomb ho letto proprio…
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Il libro dei Baltimore di Joel Dicker (41/2016)
Con Il libro dei Baltimore si scioglie in me ogni riserva su Joel Dicker. La trama si dipana fra presente, passato prossimo e passato remoto, si strania nel ricordo commosso del protagonista, si espande nell’attesa di una Tragedia subito annunciata e sempre differita. In ballo c’è molto più di una…
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Scherzetto di Domenico Starnone (40/16)
Fra i libri di Domenico Starnone, Scherzetto è quello che mi è piaciuto di più. Una scrittura chirurgica, assolutamente perfetta nei tempi e nelle parole della narrazione, dà voce a un disagio sinora inespresso in letteratura: l’imbarazzo di nonni disillusi dalla vita a contatto con nipotini ipertecnologici, saccentelli, egoriferiti e…
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L’amore molesto di Elena Ferrante (17/1001)
L’amore molesto mi fu molesto da subito. Era il 1993: Elena Ferrante era un’esordiente fra mille, la casa editrice e/o nn ci aveva ancora abituato alla qualità e abbandonai serenamente il romanzo dopo poche pagine iperrealistiche e poco lucide. Ho ripreso in mano questa storia a distanza di oltre venti…
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L’anno della lepre di Arto Paasilinna (16/1001)
L’anno della lepre di Arto Paasilinna è un romanzo che trasmette gioia ed educa alla libertà. Kaarlo Vatanen, il protagonista, è tutti noi: un uomo che trascina stancamente una vita irreggimentata dentro binari coercitivi, con rapporti interpersonali logorati dall’uso e dalla noia e con un lavoro che non soddisfa nè…
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Dizionario della stupidità di Piergiorgio Odifreddi (39/16)
A me, che sono donna di calde passioni, Odifreddi è antipatico fin nel nome. Ciò non mi ha impedito di leggere con diverso grado di diletto molti dei suoi scritti e di considerare un vero spasso il suo ultimo lavoro: Dizionario della stupidità. Nessuno infatti vede a fondo le proprie…
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L’assassinio di Roger Ackroyd di Agatha Christie (15/1001)
Rileggere L’Assassinio di Roger Ackroyd (pubblicato in Italia anche con il titolo Dalle nove alle dieci) di Agatha Christie dopo tanti anni di thriller moderni è come risalire su un treno a vapore dopo migliaia di chilometri percorsi in aereo: quel che si perde in velocità si guadagna in tranquillità. Agatha Christie non…
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Racconti d’Irlanda di Vanessa Marenco (38/16)
Vivi a Limerick, in Irlanda. Sei giovane, determinata e insofferente nei confronti delle nevrosi della tua coinquilina. Che cosa fai? Vanessa Marenco ha deciso di occupare il suo tempo libero viaggiando nei luoghi più ignoti d’Irlanda per captare immagini, suoni e suggestioni inedite. Racconti d’Irlanda. Impressioni di viaggio è nato così,…
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La ragazza del treno di Paula Hawkins (37/16)
La ragazza del treno di Paula Hawkins mi ha accompagnato in macchina per una settimana. Da quando ho scoperto gli audiolibri, il tempo trascorso alla guida non mi sembra più perso alla vita, eppure più di una volta ho sentito la necessità di spegnere l’autoradio per scrollarmi di dosso l’insopportabile…
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Lettera a Dina di Grazia Verasani (36/16)
L’ho mancata per una manciata d’anni quella guerra chimica che devastò la gioventù negli anni Settanta e Ottanta. Mentre io elargivo al mondo i miei primi vagiti e percorrevo con il grembiulino nuovo le ignote erte del sapere elementare, i ventenni di allora sperimentavano per la prima volta su larga…
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La stanza dei libri di Giampiero Mughini (35/16)
Copertine come quella di La stanza dei libri. Come vivere bene senza Facebook, Instagram e followers sono per me una calamita, se non una calamità. Poco importa che l’autore sia Giampiero Mughini, non al vertice delle mie simpatie, o che la casa editrice sia Bompiani, che più di una volta…
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L’età dell’innocenza di Edith Wharton (14/1001)
L’età dell’innocenza, che è poi età di ipocrite finzioni, è un delizioso romanzo di Edith Wharton, che con piacevolezza tratteggia un ironico e verisimile ritratto della società newyorchese del primo Novecento, retriva e bigotta esattamente come le aristocrazie europee di quel periodo. Il protagonista, Newland Archer, è tormentato dallo stesso…
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